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Massimiliano Allegri ieri era a Torino. E' stato avvistato in centro e poi a bordo campo per guardare gli allenamenti di Giorgio, suo figlio, ma le voci su di lui aumentano. Allegri ha ancora una casa a Torino e le sue "scorribande" in città smuovono i bookmaker per cui sarà sicuramente lui il prossimo allenatore della Juventus. Come riporta la Gazzetta dello Sport, non ci sono spifferi di incontri con uomini bianconeri nelle ultime ore, ma il suo nome è sempre più al centro delle discussioni sul futuro del club: tutti gli indizi a lui come fulcro della rivoluzione targata Elkann, che può toccare ogni poltrona. Per Allegri sarebbe un ritorno con un ruolo alla Ferguson, con più poteri, soprattutto sulle questioni di mercato.

L'INCONTRO - Nell'incontro Elkann non ha parlato con la squadra, ma ha visto la squadra ed è stato a lungo a colloquio con Agnelli. L’intenzione? Mandare un segnale forte di vicinanza al gruppo in un momento particolarmente delicato della stagione. Così, spiega la Gazzetta, ha sottolineato la centralità della proprietà nel progetto Juve, nel presente e anche per il futuro. Si avverte da più parti l’esigenza di cambiare pelle in maniera pesante. Ecco perché Allegri è il primo tassello del cambiamento, condiviso tra i due cugini, ma non l'unico. Allegri è stato esonerato per scelta di Pavel Nedved e Fabio Paratici e alla base c’erano anche divergenze di mercato, perché l’ex tecnico aveva chiesto già all’epoca un profondo rinnovamento della rosa non condiviso dai due dirigenti e tornerebbe con poteri maggiori, alla Ferguson appunto. Come riporta la Gazzetta, Paratici mai come in questo momento sembra vicino all’addio e l'incertezza riguarda anche Nedved. Senza di loro il ritorno di Allegri sarebbe molto più facile. 

Occhio anche alla situazione Nasi-Agnelli (QUI) e al nome di Marotta (QUI)...