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    Riconoscimento facciale negli stadi? La proposta del Ministro Piantedosi

    Riconoscimento facciale negli stadi? La proposta del Ministro Piantedosi

    Il tema non è affatto scontato, tra privacy e trattamento dei dati, ma il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi decide di trattarlo comunque, nella consapevolezza che, negli anni, gli stadi si siano "trasformati in importanti piazze di spaccio", in particolare per quanto riguarda "alcune curve delle città delle principali aree metropolitane".  

     

    Riconoscimento facciale negli stadi? La proposta di Piantedosi


    Il riferimento, come scrive Calcio & Finanza, è al cosiddetto riconoscimento facciale negli impianti calcistici, proposta che Piantedosi ha rilanciato dal palco del Forum in Masseria, la kermesse politico-economica organizzata da Bruno Vespa e Comin & Partners. I due presupposti da cui parte il ministro sono "l’affermazione dell’intelligenza artificiale" e "la capacità di tradurre i dati biometrici in elementi interessanti per l’attività di prevenzione".  

    Il tema è oggetto di discussione con il Garante della privacy, con "l’obiettivo di immaginare un sistema migliore di controllo nell’accesso agli stadi". Tecnicamente, il riconoscimento facciale sarebbe già possibile. Tuttavia, "è il tipo di utilizzo che oggi è vincolato solo a determinati tipi di necessità, che sono essenzialmente giudiziarie". Il contraltare ai timori per la privacy è rappresentato dalle grandi opportunità offerte dalla tecnologia, soprattutto in un'ottica di prevenzione dei reati. "Lo Stato non si può porre il problema di avere uno svantaggio competitivo con le organizzazioni criminali", ha concluso il Ministro dell’Interno. 

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