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13.30 - Striscione fuori dalla Curva Sud.

 
13.00 - 
Complessivamente sono state 225 mila telefonate intercettate e centinaia i pedinamenti che hanno permesso di sequestrare striscioni e materiali di stampo fascista in casa e in nascondigli segreti. Per tutti gli indagati è stato disposto il Daspo fino a 10 anni.

12.41 - Carlo Ambra (dirigente Digos Torino): “La Juventus è parte lesa e ha lavorato con noi con la polizia di Stato sin dall’inizio ha fatto la denuncia alla Digos ci ha seguito passo per passo fino al risultato finale - le sue parole riportate da Il Corriere di Torino - . È stato possibile raggiungere questo risultato grazie alla collaborazione della Juventus”.

12.30 - Le intercettazioni (video Torino.corriere.it)



12.01 -
Il pm di Torino conferma che l'operazione è partita dalla denuncia della Juventus e che la società bianconera è parte lesa (LEGGI QUI).

9.04 - Le foto dei capi ultrà arrestati (GUARDA)

Dodici capi ultrà della Juventus sono finite in manette nell'operazione “Last banner” scattata all'alba.  L'indagine è coordinata dalla procura di Torino e le accuse nei confronti degli ultras sono associazione a delinquere, estorsione aggravata, autoriciclaggio e violenza privata. In corso anche decine di perquisizioni in diverse città italiane. L'indagine, condotta dalla Digos e dal gruppo criminalità organizzata della procura, coinvolge tutti i principali gruppi del tifo organizzato: 'Drughi', 'Tradizione-Antichi valori', 'Viking', 'Nucleo 1985' e 'Quelli... di via Filadelfia'. 
 
ALTRE PERQUISIZIONI - In queste ore sono in corso anche 39 perquisizioni in tutta Italia (Alessandria, Asti, Como, Savona, Milano, Genova, Pescara, La Spezia, L’Aquila, Firenze, Mantova, Monza, Bergamo e Biella) nei riguardi di altri 37 referenti di gruppi ultrà (oltre a quelli citati sopra, c’è anche il N.A.B. – Nucleo Armato Bianconero), anch’essi indagati.