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Juve beffata due volte sulla riapertura degli stadi. Sì, perché i bianconeri erano stati il primo club a chiedere la riapertura parziale dell'Allianz Stadium per la prima partita di campionato contro la Sampdoria. Prima del 20% della capienza e poi di sole 1000 persone. In entrambi i casi niente da fare ma la seconda beffa è arrivata in giornata quando l'Emilia-Romagna ha deciso di dare il via libera all'accesso di un massimo di 1000 spettatori per le partite Parma-Napoli e Sassuolo-Cagliari, valide per la prima giornata del campionato di Serie A. Il presidente della Regione Stefano Bonaccini, in ottemperanza dell'ultimo DPCM del 7 agosto scorso - rinnovato il 7 settembre - ha firmato l'ordinanza regionale con cui concede la deroga all'apertura degli stadi, a condizione che venga presentato dagli organizzatori un piano che garantisca l’applicazione di misure anti-Covid (distanziamento, mascherina, accessi controllati, sanificazione).

IL CASO JUVE - ​I bianconeri avevano inoltrato la richiesta di riapertura dello Stadium alla regione Piemonte, che dopo un'iniziale apertura aveva tuttavia desistito su consiglio del comitato tecnico scientifico e di persone vicine al Governo. La decisione dell'Emilia Romagna cambia però tutto: che possa tornare il pubblico già per la sfida contro il Napoli? Staremo a vedere. 

ATTACCO DELLA LEGA - Una situazione che, a prescindere dal caso Juve, ha fatto tuonare la Lega calcio. ​Queste le parole rilasciate in serata dell'amministratore delegato della Lega Luigi De Siervo: "La situazione che stiamo vivendo, alla vigilia della partenza della nuova stagione, è surreale. Abbiamo presentato a luglio un protocollo dettagliato di oltre 300 pagine per la riapertura parziale in massima sicurezza degli stadi, dettagliando per ciascun impianto le modalità attuative di ingresso, permanenza e deflusso dei tifosi. Al netto delle sacrosante deroghe concesse dalla Regione Emilia Romagna oggi, alla ripartenza del Campionato, il caos regna ancora sovrano. La Lega Serie A chiede, per il rispetto che merita la nostra industria e i nostri tifosi, che al più presto si faccia chiarezza sulla riapertura dei nostri stadi, seppur parziale e condizionata al rispetto delle condizioni di sicurezza per il pubblico".