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Secondo quanto riportato da Simon Evans, giornalista dell'agenzia Reuters, Andrea Agnelli ha confidato l'impossibilità di procedere con la Superlega. In particolare, il presidente della Juventus e vice presidente di fatto della Super League, attribuisce il 'mancato progresso' della competizione all'uscita di scena delle inglesi nella giornata di ieri. 

LE PAROLE - "La SuperLeague non può andare avanti. Dobbiamo essere franchi e onesti, no. Evidentemente non è il caso, non proseguirà", le parole di Andrea Agnelli registrate da Reuters. E' il primo segno di resa da parte del numero uno bianconero, che finora aveva sempre sostenuto la possibilità di proseguire. "Resto convinto - ha poi aggiunto - della bellezza del progetto, avremmo creato la migliore competizione del mondo".

SETTORE INAFFIDABILE - "Non credo che il nostro settore sia particolarmente sincero, affidabile o meritevole di fiducia in generale".

CONTATTI CON I CLUB  – "Non dirò qui quanti club mi hanno contattato in queste 24 ore per aderirvi, magari mentono ma sono stato contattato da un grande numero di club per aderire.

PRESSING DELLA POLITICA SUI CLUB INGLESI - "Se sei squadre si fossero staccate e avrebbero minacciato la Premier League, la politica l'avrebbe visto come un attacco alla Brexit e al loro schema politico"

SU UEFA E CEFERIN – "Le relazioni sono lì, ne ho viste tante cambiare nel tempo. Adesso sono certo che le persone saranno aperte al dialogo, a parlarsi l'una con l'altra. Però non credo che la nostra sia un'industria sincera, affidabile e credibile in generale".

ED ECCO QUI IL COMUNICATO UFFICIALE DELLA JUVE

In precedenza, Agnelli aveva raccontato ampiamente la sua versione dei fatti al Corriere dello Sport e a Repubblica