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C'era un tempo in cui Alexis Sanchez poteva diventare un giocatore della Juventus. C'era un tempo, che detto così sembra molto lontano, ma che in realtà non lo è. Sì, perché il cileno piaceva alla Juve fin dai tempi dell'Udinese, quando incantava la Serie A guadagnandosi l'interesse del Barcellona. E anche dopo l'avventura blaugrana. Ora, però, è tutto diverso, nonostante un avvicinamento risalente al maggio scorso. 

IL RETROSCENA - Come vi abbiamo raccontato, infatti, il 12 maggio ci fu un incontro tra Fernando Felicevich, procuratore di Sanchez, e Fabio Paratici. Un caffè bevuto in quel di Milano, dove i due sono stati fotografati insieme, anche se l'agente a lungo è rimasto un personaggio misterioso. Procuratore anche di Arturo Vidal, incontrò il ds bianconero con l'obiettivo di sondare il terreno a proposito di Alexis Sanchez, in uscita dallo United. Vicino all'Inter, il cileno fu proposto alla Juventus senza mezzi termini, ma con cifre differenti da quelle odierne. Il Manchester United, infatti, tre mesi fa chiuse le porte al prestito con diritto di riscatto, pretendendo l'obbligo, e non si offrì di pagare parte dell'ingaggio. Ciò che, invece, chiedeva la Juve nei contatti preliminari con l'agente: cifre minime o nulla.