4
La Juventus ha tanti aspetti critici, su questo non c'è dubbio. Ma se vogliamo trovare un'immagine-simbolo di cosa sia il momento mentalmente difficile che sta vivendo la squadra di Andrea Pirlo, basta guardare la prestazione di Wojciech Szczesny ieri nel derby contro il Torino. Il portiere della Juventus è stato infatti un baluardo di lucidità e costanza di rendimento per tutta la stagione, anche nelle partite e nei periodi meno esaltanti. Qualcuno potrà tirar fuori la fatale punizione di Joao Oliveira del Porto, ma lì l'ha vista schizzare rasoterra verso l'angolino da una barriera scandalosamente apertasi.

Se persino lui, dicevamo, è andato in bambola, significa che proprio siamo alla frutta.

Sì, in bambola. Perché si può passare magari l'errorino sul primo gol: respinta non laterale sulla staffilata da fuori di Mandragora, con conseguente tap-in di testa di Sanabria. Ma non certo la seconda rete dello scatenato attaccante paraguaiano: il gol sul proprio palo, quando non si tratta di un missile ravvicinato, a livelli di Juve non si può prendere! E non è certo un fattore di età: fra due settimane Szczesny compirà 31 anni. Per essere un portiere è ancora giovane.

Di portiere, in chiave mercato, periodicamente per la Juve si torna a parlare. Al momento non ci sentiamo certo di individuare nel polacco un elemento da sostituire il prima possibile. Gli concediamo il beneficio del dubbio che sia stata solo una giornata no. All'interno di un'annata no.