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Massimiliano Scaglia, responsabile del settore giovanile della Juventus, ha raccontato il J College a Tuttosport: «Per i ragazzi la Juve non esiste solo per venire ad allenarsi ma anche per studiare. Noi vogliamo fare capire loro che è verificato quanto un ottimo percorso calcistico non possa più prescindere da una disciplina scolastica, da una cultura, da un rispetto di determinate regole. Chi completa in modo dignitoso tutto il cammino può sperare con maggiori probabilità di affermarsi nel mondo del pallone. Per la società c’è il vantaggio di poter conoscere meglio i ragazzi, quindi anche quelle che possono essere le loro criticità e quindi intervenire per migliorarle anche se le famiglie mantengono un ruolo importante». 
 
MIRETTI - «Il suo percorso vincente nel calcio è andato di pari passo con i risultati nello studio anche se negli ultimi tempi c’è stato qualche vuoto per via dei moltissimi impegni. Ha ricevuto mille messaggi di complimenti ma io l’unico che gli spedirò sarà quando avrà superato questo esame di maturità. Una volta lo sensibilizzai per un brutto voto in filosofia “Ma Fabio, uno con la tua fantasia come fa a faticare in quella materia?”. Ora deve fare l’ultimo sforzo, la ciliegina sulla sua annata».