Ecco le sue parole: “L’inchiesta sui rapporti tra ‘ndrangheta e Juve aveva vari livelli criminali, si va dai boss ai balordi da Curva che la domenica fanno i bagarini per guadagnare 5mila euro. Chi ha fatto questo gesto non era molto esperto, è inciampato nella ciotola del cane...Rimane la sensazione un po’ amara, questa cosa è montata senza che nessuno, a parte la Rai, se ne rendesse conto. C’è stata una campagna d’odio immensa nei nostri confronti nata già dai primi spot di Report riguardanti l’inchiesta sulla Juve, abbiamo ricevuto minacce di ogni tipo”.
Report, Ruffo: 'Campagna d’odio nata con l’inchiesta sulla Juve'
Federico Ruffo, giornalista di Report, è intervenuto a Radio Kiss Kiss per parlare dei fatti che l'hanno coinvolto nella notte tra ieri e oggi, quando ignoti hanno tentato di bruciare la sua casa di Roma.
Ecco le sue parole: “L’inchiesta sui rapporti tra ‘ndrangheta e Juve aveva vari livelli criminali, si va dai boss ai balordi da Curva che la domenica fanno i bagarini per guadagnare 5mila euro. Chi ha fatto questo gesto non era molto esperto, è inciampato nella ciotola del cane...Rimane la sensazione un po’ amara, questa cosa è montata senza che nessuno, a parte la Rai, se ne rendesse conto. C’è stata una campagna d’odio immensa nei nostri confronti nata già dai primi spot di Report riguardanti l’inchiesta sulla Juve, abbiamo ricevuto minacce di ogni tipo”.
Ecco le sue parole: “L’inchiesta sui rapporti tra ‘ndrangheta e Juve aveva vari livelli criminali, si va dai boss ai balordi da Curva che la domenica fanno i bagarini per guadagnare 5mila euro. Chi ha fatto questo gesto non era molto esperto, è inciampato nella ciotola del cane...Rimane la sensazione un po’ amara, questa cosa è montata senza che nessuno, a parte la Rai, se ne rendesse conto. C’è stata una campagna d’odio immensa nei nostri confronti nata già dai primi spot di Report riguardanti l’inchiesta sulla Juve, abbiamo ricevuto minacce di ogni tipo”.
