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    Reja su Tudor: 'Si fa seguire dai giocatori, con Motta pensavano troppo'

    Reja su Tudor: 'Si fa seguire dai giocatori, con Motta pensavano troppo'

    "Non perdeva un attimo per imparare: ricordo che annotava ogni cosa. Allenatori si nasce, ce l’hai dentro: lui è nato con la testa da tecnico". Con queste parole Edy Reja, ex allenatore del Napoli, ha parlato di Igor Tudor nell'intervista rilasciata alla StampaProprio con Reja infatti l'alleantore della Juventus ha iniziato la sua carriera sulla panchina, entrando nello staff dell'Hajduk Spalato: "Stiamo parlando di un serio professionista che pretende tanto, ma che sa anche dare la giusta libertà e leggerezza alla squadra. Un uomo generoso e dal cuore d’oro".


    IL DIALOGO CON LA SQUADRA - "Entra in corsa e sa incidere senza perdere tempo. Sa farlo per quello che dicevamo prima: il dialogo con lo spogliatoio, e con i singoli, è fondamentale per i risultati di un gruppo. Se sei credibile in ciò che dici, ti seguono: Igor si fa seguire".

    TUDOR DIVERTE - "Il suo modo di giocare può anche essere divertente. Avete visto la rete di Yildiz per il 2-0 della Juve contro il Lecce?".

    RISPETTO A THIAGO MOTTA...? - "Non posso dire cosa non funzionasse con Thiago, posso dire con una certa sicurezza che, adesso, funzionano tante variabili: i giocatori vengono valorizzati per quelle che sono le loro caratteristiche e per quelli che devono essere i loro movimenti più naturali. Con Motta pensavano fin troppo a cosa dovessero fare per dare senso alle indicazioni del tecnico".

    TUDOR DA CONFERMARE? "Se raggiunge la Champions? Lo lascerei al suo posto, senza dubbi. In quel caso sarebbe giusto che si giocasse le sue carte per un’altra stagione, e fin dall’inizio. Igor è juventino. Essere là, per lui, è un sogno e i sogni aiutano a vivere meglio"

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