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L’ex senatore Antonio Razzi, noto tifoso juventino, ha parlato a Tuttosport: "Han è un grande colpo! L’avevo già consigliato a Beppe Marotta, meno male che adesso lo ha preso Paratici. E’ un grande giocatore e vedrete che farà molto bene. Adesso andrà nell’Under, che mi sembra abbia iniziato con il piede sbagliato, ma si conquisterà spazio anche in prima squadra. E a quel punto il massimo sarebbe portare la Juventus allo stadio Primo Maggio di Pyongyang. Anzi ne parlerò con Kim Jong-un già a metà settembre: organizziamo una partita con la Juventus che schiera Han e Kim dà il calcio d’inizio. Kim è appassionato di calcio. Quando studiava in Svizzera, a Berna, spesso andava a Milano per vedere qualche partita a San Siro, stiamo parlano dei primi Anni 2000. Ovviamente doveva arrivare in incognito: arrivava, si vedeva la partita e tornava indietro. E’ in quel periodo che si è innamorato del calcio italiano ed è per questo che ha avviato il progetto che ha portato Han in Italia nel 2015. Qualche anno prima mi aveva chiesto di organizzare la cosa e di trovare una società sportiva e una scuola perché una ventina di talenti coreani potessero migliorare le loro capacità calcistiche e studiare la cultura italiana". 
 
L'INCONTRO - «Tempo fa c’era stata una parlamentare, del PD credo, che sosteneva che con i soldi di Han la Corea del Nord avrebbe potuto costruire la bomba atomica! Ma se prendeva 1200 euro al mese, ma come si fa a costruire la bomba? E poi Kim è per la pace, Kim è per il dialogo, come ha dimostrato con gli incontri con Trump. E adesso sa cosa gli suggerirò? Di incontrare Papa Francesco, di dialogare anche con lui. Il 16 settembre sarò in Corea e gli dirò di organizzare un altro incontro con Trump, di farne uno con Papa Francesco e gli parlerò di Han alla Juventus. Ho le foto della firma e di sicuro gliele mostrerò: sarà certamente molto orgoglioso del suo connazionale e non escludo che cerchi di vedere qualche partita della Juventus Under 23. Certo a Pyongyang dovrebbe venire la Juventus vera, con Han in campo. Sarebbe un’altra bella operazione di pace, perché questo è quello che interessa a me, facilitare la pace. Noi italiani, che siamo tenuti in grande considerazione da Kim e dai nordcoreani, dobbiamo adoperarci per facilitare il dialogo». 
 
HAN - «Un compagnone, un ragazzo simpatico che si è integrato benissimo nel nostro Paese e nel nostro calcio. Spero di incontrarlo nel mio viaggio, adesso è in nazionale, così mi faccio autografare una maglia della Juventus (in realtà per il 16 settembre Han sarà già rientrato a Torino, ndr). L’avevo visto giocare Pescara-Perugia e aveva segnato un gol dedicandomelo. E’ uno molto determinato come tutti i coreani: io se avessi una squadra ne vorrei undici come loro. Perché se l’allenatore gli dice di correre per 90 minuti, loro corrono per 90 minuti, hanno un senso del dovere incredibile. Vedrete Han, anzi lo vedrà prima di tutto Pecchia che allena l’Under 23, poi Sarri a cui piacerà di sicuro. Han ama il calcio, ama l’Italia e ama la Corea. Adesso amerà anche la mia Juventus: il massimo!».