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160 presenze e 68 gol in quattro anni di Juve per Fabrizio Ravanelli, bomber bianconero dal 1992 al 1996. Lo chiamavano Penna Bianca per il colore dei suoi capelli, a Torino ha vinto due scudetti, una Coppa Uefa, due Coppe Italia e due Supercoppe italiane oltre alla Champions League conquistata a Roma contro l'Ajax nel '96. La sua Juve è stata l'ultima a vincere la Champions: Lippi in panchina, lui Vialli e Del Piero lì davanti. Nessun tabù verso i tre attaccanti, ieri come oggi: "Per me Ronaldo, Morata e Dybala possono giocare tranquillamente insieme in un 3-4-1-2, con l'argentino trequartista dietro agli altri due - spiega nella nostra intervista - Anche se non sarà mai come il nostro tridente".

Alla fine secondo lei Dybala firmerà il rinnovo?
"Bisogna fargli assolutamente prolungare il contratto. E' un giocatore importantissimo per il futuro, la Juve ha bisogno di Paulo e Paulo ha bisogno della Juve. In giro faccio fatica a trovare giocatori più forti di lui. Non pensiamo al Dybala di oggi, ma a quello degli anni scorsi che decideva le partite con una semplice giocata. Bisogna andargli incontro, e capire che non sta attraversando una situazione semplice anche a causa del periodo post-Covid. Ma è un giocatore determinante per vincere".​

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto dopo il pareggio con l'Atalanta?
"Direi nettamente mezzo pieno. La Juve ha fatto una gran partita ed è da un po' di settimane che stanno giocando bene. La strada è quella giusta, ora devono continuare così".

E' pronta per il decimo scudetto consecutivo?
"E' una squadra in costruzione, è chiaro che con cambiamenti di idee sia tecniche che tattiche serve più pazienza. E se non dovesse arrivare la vittoria del campionato pazienza, non c'è nessun problema".

Ronaldo sbaglia il rigore con l'Atalanta: errore suo o merito di Gollini?
"Secondo me Cristiano ha tirato male perché non l'ha piazzata angolatissima. E' stato un suo errore, ma ci può stare che in una giornata storta si sbagli anche dal dischetto. Gollini è stato comunque il migliore in campo facendo parate impossibili".

Cosa passa per la testa di un giocatore prima di calciare un rigore?
"Serve grande determinazione e cattiveria, perché dall'altra parte c'è un portiere che vuole pararlo a ogni costo. Dal dischetto è fondamentale il sangue freddo".

Lei è stato uno dei protagonisti dell'ultima Champions vinta dalla Juve nel 1996. Riuscirà Pirlo a riportare il trofeo a Torino?
"Non sarà facile, bisogna fare un passo alla volta e concentrarsi intanto sull'ottavo di finale contro il Porto. La mia favorita per la vittoria finale è il Bayern Monaco, una squadra che ha idee di gioco e può arrivare fino in fondo anche quest'anno. Le altre big europee vedo che alternano grandi partite a prestazioni mediocri".