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La prima impressione non è mai quello che conta. Nella logica calcistica, quello che nella vita può essere associato ad una frazione di secondo, andrebbe esteso ad un lasso di tempo più ampio: la prima stagione non è mai quella che conta. Una mezza verità, non detta talvolta, che però può essere determinante per non fare il doppio errore: acquistare e cedere troppo in fretta un giocatore che, al suo primo anno, non ha dimostrato il valore auspicato. Alla Juventus, in questa stagione, non tutti i nuovi acquisti hanno saputo brillare. Uno di questi, senz'altro, è Aaron Ramsey: il gallese ex Arsenal è arrivato con l'etichetta dell'infortunato facile, ma non con quella del giocatore mediocre. Anzi, il contrario. Eppure, al netto di problemi fisici che si sono ripresentati anche a Torino, quando è stato bene non ha ugualmente convinto. La domanda, quindi, è una sola: tenerlo o cederlo?

RADDOPPIA - Il secondo anno potrebbe quindi essere quello buono. Conoscere l'ambiente è un fattore determinante nella resa di un calciatore e Ramsey, con una stagione in bianconero sul groppone, potrebbe essere pronto tatticamente a rispondere sul campo con ottime prestazioni. Detto che gli infortuni restano una costante che va tenuta in considerazione, Ramsey è un giocatore che nel basket si direbbe da doppia doppia: infatti, ha il potenziale di andare in doppia cifra in più di una voce statistica (nel suo caso, gol e assist). Sono pochi i centrocampisti in grado di offrire questo rendimento e, se anche quest'anno non si è visto, Ramsey non è certo un ragazzino per cui un'annata storta possa determinarne una carriera. Per questo, la Juventus dovrebbe tenerlo e provarci di nuovo. 

LASCIA - Il primo fattore per cui la cessione potrebbe essere utile è sicuramente quello economico. Arrivato a parametro zero, sarebbe una plusvalenza piena (tolti ovviamente i costi d'ingaggio). Inoltre, non si sacrificherebbe un titolare, ma un giocatore che al momento è solo nelle rotazioni: sono tutti aspetti che fanno di Ramsey un giocatore cedibile, visto anche l'appeal che ancora il gallese conserva in Premier League. Poi, ammettere un errore non sarà la fine del mondo: la cessione vorrebbe quindi dire fare mea culpa, è stato bello, ma non ha funzionato, senza però lasciare particolari strascichi all'interno dello spogliatoio. Per questo, l'avventura di Ramsey alla Juventus potrebbe anche concludersi qui. 

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