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Se tutto dovesse essere confermato, e non ci sono ballottaggi specifici in tal senso, Aaron Ramsey questa sera giocherà per la prima volta da titolare in Champions League. Una prima volta particolare, perché mai il gallese aveva cominciato una partita della massima competizione europea con una maglia diversa da quella dell'Arsenal. Un record già infranto, quello della prima presenza, con l'esordio in bianconero arrivato proprio nei minuti finali del debutto di Champions contro l'Atletico: sono passate appena due settimane da quei 5' giocati nel finale della gara con i colchoneros, quando il gallese è subentrato all'acciaccato Pjanic e da allora le gerarchie sono completamente cambiate. 

INDISPENSABILE - La svolta è arrivata con il passaggio al 4-3-1-2, modulo che ha permesso alla Juventus di intensificare il palleggio offensivo e di equilibrare anche le distanze tra i reparti. Ramsey, o meglio "Rambo", ha avuto il ruolo delicato di intermediario, di collante tra la manovra dei centrocampisti e le finalizzazioni del duo d'attacco (Dybala-Higuain o Dybala-Ronaldo poco è cambiato). Finora però, Sarri ne ha dosato le forze, perché come riporta anche Tuttosport, il gallese non gioca novanta minuti continuativi dalla sfida di aprile al Napoli, quando ancora si giocava l'Europa League con l'Arsenal. Così, dopo tre partite di campionato ed una manciata di minuti in Champions, potrebbe essere la prima occasione per vedere Ramsey in campo dal primo all'ultimo minuto.

SENZA FORZATURE - Detta però dell'importanza tattica che ha ricoperto in queste ultime gare bianconere, difficile pensare che Sarri faccia forzature solo in nome delle statistiche. Ramsey sembra essere diventato un patrimonio da tutelare, e se non basta quanto ha fatto vedere in campo, si può chiedere con quanto rammarico lo rimpiangano i tifosi dell'Arsenal. Un rimpianto cominciato già a febbraio, quando la Juventus si è assicurata il giocatore a parametro zero. Passato, presente, ma anche il futuro resta un aspetto da tenere in considerazione: domenica c'è lo scontro al vertice con l'Inter e la duttilità tattica di Ramsey sarà ancora fondamentale, contro la difesa a tre di Antonio Conte. Stasera c'è il Bayer, ma Sarri conosce bene anche la sottile linea dell'orizzonte che lascia intravedere il Derby d'Italia.