INDISPENSABILE - La svolta è arrivata con il passaggio al 4-3-1-2, modulo che ha permesso alla Juventus di intensificare il palleggio offensivo e di equilibrare anche le distanze tra i reparti. Ramsey, o meglio "Rambo", ha avuto il ruolo delicato di intermediario, di collante tra la manovra dei centrocampisti e le finalizzazioni del duo d'attacco (Dybala-Higuain o Dybala-Ronaldo poco è cambiato). Finora però, Sarri ne ha dosato le forze, perché come riporta anche Tuttosport, il gallese non gioca novanta minuti continuativi dalla sfida di aprile al Napoli, quando ancora si giocava l'Europa League con l'Arsenal. Così, dopo tre partite di campionato ed una manciata di minuti in Champions, potrebbe essere la prima occasione per vedere Ramsey in campo dal primo all'ultimo minuto.
SENZA FORZATURE - Detta però dell'importanza tattica che ha ricoperto in queste ultime gare bianconere, difficile pensare che Sarri faccia forzature solo in nome delle statistiche. Ramsey sembra essere diventato un patrimonio da tutelare, e se non basta quanto ha fatto vedere in campo, si può chiedere con quanto rammarico lo rimpiangano i tifosi dell'Arsenal. Un rimpianto cominciato già a febbraio, quando la Juventus si è assicurata il giocatore a parametro zero. Passato, presente, ma anche il futuro resta un aspetto da tenere in considerazione: domenica c'è lo scontro al vertice con l'Inter e la duttilità tattica di Ramsey sarà ancora fondamentale, contro la difesa a tre di Antonio Conte. Stasera c'è il Bayer, ma Sarri conosce bene anche la sottile linea dell'orizzonte che lascia intravedere il Derby d'Italia.