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Tra i passaggi della conferenza stampa di oggi di Maurizio Sarri, ce n'è uno in particolare che ha destato sospetto. Nel dettaglio, il tecnico toscano ha parlato di Aaron Ramsey, spiegando le motivazioni per cui Juan Cuadrado ha giocato esterno alto contro il Milan a San Siro, per la semifinale di Coppa Italia. Sarri ha spiegato che il colombiano serviva apposta come schermo per Theo Hernandez, un vero valore aggiunto in quanto a proposta offensiva. Così, Cuadrado - temprato dalle partite da terzino - avrebbe potuto coprire meglio quella zona di campo, supportato poi da Ramsey, messo nella situazione di giocare dove si sente più a suo agio: "Hernardez poteva essere una spina nel fianco, abbiamo fatto questa decisione per mettere anche Ramsey nelle condizioni di esprimersi al meglio".

Il sottinteso, che non lo è poi tanto, sembra abbastanza chiaro: Ramsey vuole fare la mezzala, si trova sicuramente meglio che non da trequartista. La domanda, allora, vien spontanea: perché quando è stato utilizzato, ha sempre fatto il trequartista? Solo in due occasioni, oltre a quella di San Siro, ha fatto la mezzala, ma mai con la continuità necessaria per far vedere le sue qualità. Così, Sarri ha svelato forse l'arcano, lo stesso che aleggia sul gallese da quando è arrivato a Torino. Al netto dei problemi fisici risaputi, Ramsey non è riuscito a fare la differenza fintanto che si parla anche di possibili separazioni in futuro. Forse, dalla partita di Coppa Italia, Sarri ha capito le necessità del gallese di giocare nella sua posizione preferita e non è quindi da escludere che possa riproporlo. Il problema, perciò, resta soltanto il tempo perduto sinora.