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Mino Raiola e il Milan sono ai ferri corti. Le dichiarazioni degli ultimi giorni hanno buttato benzina su un fuoco che ardeva ancora sotto la cenere del rinnovo di Gianluigi Donnarumma. In quell'occasione tra il procuratore e il club c'è stata una prima grande spaccatura, poi ricucita, o meglio rammendata alla buona. Ma ora, si è di nuovo punto e a capo.

"Non credo che con questo progetto tornerà mai ai livelli del passato, non conosco questi vertici. Non dico che Mirabelli e Fassone ne siano responsabili ma, oltre all'ad, non vedo nessun altro alla guida della società, sembra che il Milan sia solo Fassone. Donnarumma? Bravi i dirigenti ad assecondare la sua voglia di restare rossonero. La fascia da capitano? Mai chiesta, ci è stata offerta. Non sarebbe stato giusto, è troppo giovane", così ha sentenziato Mino, che ora già pensa a se e dove piazzare i propri assistiti, in caso di uno scontro totale. Per il giovane Donnarumma c'è la fila, e una clausola da 75 milioni di euro, per l'altro, Giacomo Bonaventura le pretedenti non mancano. Giocatore di talento, mezzala, ma anche jolly tra centrocampo e attacco. Un profilo perfetto, una suggestione curiosa per la Juve, anche se strapparlo al Milan non sarà affatto semplice.