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L'obiettivo è far quadrare i conti, e da lì non si scappa. Come racconta Calciomercato.com, Maurizio Arrivabene è arrivato con quell'obiettivo e di fatto non avrà pace finché non riuscirà a portare a casa il suo obiettivo. La quadra dei conti deve arrivare a bilancio, ma non solo: anche all'interno della squadra. Un  mercato votato al ringiovanimento e al ridimensionamento delle spese senza alcun azzardo o volo pindarico, regole rigide e uguali per tutti per chiunque lavori e giochi nella Juve. Ergo: il messaggio recapitato ieri via DAZN, era indirizzato principalmente a Mino Raiola sulla questione De Ligt. 

IL PIANO -  “Io sono abituato a parlare generalmente molto, molto chiaro. Al giorno d'oggi l'attaccamento alla maglia da parte di molti giocatori è un pochino in forma minore rispetto all'attaccamento che hanno per i loro procuratori. Detto ciò, Dybala è il numero 10 della Juventus, de Ligt è un grandissimo difensore, loro devono fare il loro lavoro, come noi faremo il nostro". Partire da qui. Dalle parole. E dalle situazioni. Conferma CM che il rinnovo di Dybala sia praticamente cosa fatta, mentre il riferimento può serenamente spostarsi sull'asse De Ligt-Raiola. Sul centrale  la Juve è pronta a costruire difesa e squadra del futuro, l'accordo attuale è da top player assoluto (8 milioni netti + 4 di bonus) ed è figlio di un calcio che in termini economici non c'è più. Eppure, Raiola insiste. E bussa a tutte le porte del mercato. Arrivabene ha solo ribadito cosa c'è prima di ogni cosa: lo stemma.