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In Francia lo chiamavano 'Cavallo Pazzo', e Allegri, si sa, con i cavalli ha un certo feeling. Ecco perché Adrien Rabiot con il ritorno di Max in panchina può fare quel salto di qualità tanto atteso in casa bianconera. Arrivato due stagioni fa a zero dal Psg, prima con Sarri e poi con Pirlo non è mai riuscito a esprimersi al meglio. Incostante, ma in crescita: da esubero a titolare, un primo passo verso la conferma nella Juve del futuro.

IL VERO RUOLO - Quella appena iniziata è la stagione della verità, ora dipende da lui. E da Allegri, pronto a piazzarlo in mezzo al campo ma in un nuovo (vecchio) ruolo: se l'anno scorso Pirlo l'ha schierato spesso in un centrocampo a due vicino a Bentancur, con Max dovrebbe fare la mezz'ala titolare in un 4-3-3 con l'uruguaiano dall'altra parte e un regista - Locatelli? - a dettare i tempi. Rivoluzione a metà per Adrien, che in Francia giocava - e bene - proprio in quella posizione. Un ritorno al passato che lo può aiutare a conquistarsi definitivamente la Juve.

RESPINTO L'EVERTON - I tifosi più che altro, che spesso hanno storto il naso di fronte a una sua giocata non riuscita. Il club ha sempre creduto nel ragazzo, respingendo gli interessi dalla Premier League e in particolare dall'Everton, che si era fatto avanti quando in panchina c'era Carlo Ancelotti: l'allenatore italiano voleva lavorare di nuovo con Adrien dopo averlo lanciato ai tempi del Psg, ma la Juventus non si è fatta ingolosire neanche di fronte a una plusvalenza sicura e ha alzato un muro. Adesso è arrivato il momento di ripagare la fiducia e fare il salto di qualità decisivo, ora tocca a Rabiot.