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Come spiegavamo venerdì, quelli che iniziano questo weekend sono i 3 mesi forse più importanti dell'intera carriera di Paulo Dybala. Lui ha bisogno di capire se può diventare una leggenda bianconera, la Juventus ha bisogno di ritrovare la Joya perduta per entrare al meglio e senza traumi nel ricambio generazionale innestato con Pirlo allenatore a l'acquisto dei vari De Ligt, Kulusevski etc etc.

I GOL - Ci sono due pietre miliari in questo immediato avvenire di Dybala. Come riporta La Stampa oggi in edicola, innanzitutto c'è "quota 100". Non si parla certo di pensioni, ma di reti con la maglia della Juve: "Riparte dalle 98 segnate in 243 partite, una collana cominciata l'8 agosto 2015, nella partita d'esordio in Supercoppa (2-0 alla Lazio, suo il raddoppio) e interrotta il 3 gennaio scorso contro l'Udinese quando, al 93', fissò il 4-1. Soltanto tredici calciatori, nella storia del club, hanno superato la fatidica quota: sul podio Alessandro Del Piero (290), Giampiero Boniperti (179) e Roberto Bettega (178), 'ultimo' della hit Guglielmo Gabetto (102), in mezzo (167) l'illustre connazionale Omar Sivori".

GLI ACCORDI - Infine, dicevamo, il prolungamento del contratto che scadrà a giugno 2022. No, nessun cambio di rotta improvviso nelle posizioni delle parti in causa: la società propone aumento a 10 milioni di euro a stagione, lui ne vuole di più. Se non 15, pochissimo ci manca. Ma nella settimana entrante, dopo la partita col Crotone che segnerà il rientro in campo di Dybala dopo l'infortunio al ginocchio sinistro (dovrebbe subentrare a gara in corso) la dirigenza juventina si dedicherà a riprendere i contatti col procuratore Jorge Antun. Un match che si gioca sui campi e al tavolo delle trattative.