commenta
Sei mesi fa nessuno avrebbe potuto pronosticare una simile stagione per Douglas Costa. Il brasiliano, protagonista assoluto della cavalcata verso il settimo scudetto consecutivo e miglior bianconero per rendimento nella scorsa annata, doveva essere il terzo top player di un attacco da sogno. Questo il progetto e l’obiettivo, ribadito da quelle maglie del Grêmio regalate in estate ai compagni di reparto Ronaldo e Dybala. E invece, il Flash di Sapucaia do Sul si è riscoperto riserva di lusso, già prima dei continui stop che ne hanno compromesso il rendimento nella Juve 2018-19.


MAXI-OFFERTA E RIFLESSIONI - La Juve ha resistito a tutte le tentazioni pur di trattenere Douglas Costa la scorsa estate. Rispediti al mittente assalti importanti, tra cui quello del Manchester City, superiore a 80 milioni di euro. Questo il segnale della dirigenza, desiderosa di puntare con forza sull’ala brasiliana anche in futuro. Ma l’ex Bayern Monaco si è visto solo a tratti: pochi lampi in una stagione caratterizzata da infortuni e comportamenti che lo hanno fatto ulteriormente scivolare nelle gerarchie di Allegri. “Una volta ha preso 4 giornate di squalifica, una volta ha preso uno in pieno per la strada”: il tecnico bianconero non nasconde l’insoddisfazione per i numerosi scivoloni di Douglas, così come la società, che dopo aver alzato il muro a gennaio rifletterà con attenzione su eventuali proposte estive. Il nazionale verdeoro ha ancora poco più di tre mesi per tornare a brillare, le big d’Europa non si sono dimenticate di lui (da Manchester si è attivato anche lo United) ma difficilmente alla Continassa arriveranno offerte del calibro di quella preparata mesi fa da Guardiola. Con meno di 1.000 minuti collezionati in questa stagione, lo stesso Douglas Costa coltiva il desiderio di tornare protagonista. La Juve lo aspetta ancora - e spera di recuperarlo per la sfida contro l'Atlético - in attesa di un mercato che potrebbe mettere la parola fine alla sua avventura bianconera.

@mcarapex