ADDIO VICINO - Non è un segreto che lo scorso gennaio Allegri e la Juventus siano arrivati a un passo dalla separazione, non immediata, ovvio, ma da consumarsi al termine della stagione. Le sirene inglesi (specialmente dell'Arsenal) tentavano il tecnico e la Juve aveva già preso i primi contatti con possibili sostituti del livornese. Tra i nomi caldi per il post Allegri, i bianconeri avevano tre opzioni: Paulo Sousa, Spalletti e, appunto, Di Francesco. L'ex tecnico del Sassuolo piace da sempre a Marotta e Paratici: mentalità disciplina e calcio offensivo lo rendevano uno degli obiettivi più apprezzati dalla Juventus ma l'addio consensuale deciso ad inizio anno non è stato confermato al termine della stagione per due motivi in particolare.
I MOTIVI DEL NO - Parallelamente alla permanenza di Wenger all'Arsenal, infatti, la Juve non era certa al 100% di poter affidare una potenza tecnica come quella costruita in questi anni ai potenziali rimpiazzi di Allegri. La seconda stagione di Sousa a Firenze è stata a dir poco disastrosa, il carattere di Spalletti non convinceva a pieno la dirigenza della Juve mentre Di Francesco rimaneva un tecnico apprezzato seppur privo di quella esperienza internazionale che potesse permettere alla Juve di fare quel salto di qualità in Europa che è il vero cruccio della dirigenza bianconera degli ultimi anni.
SCONTRO DIRETTO - Dopo aver soltanto accarezzato l'idea di poter approdare alla Juventus, Di Francesco si è così accordato con la squadra che lo ha lanciato sia da calciatore che da tecnico. L'ex Sassuolo conosce bene l'ambiente Roma, sa che in questo momento i giallorossi sono leggermente indietro rispetto alla passata stagione ma spera che il suo approccio al calcio possa fare la differenza ed aiutare la Roma a colmare il gap con i bianconeri. "Saremo molto offensivi", ha promesso Di Francesco nella conferenza stampa della vigilia, mentre Allegri ha confermato che nonostante le partenze eccellenti di Rudiger e Salah i giallorossi saranno tra gli avversari diretti dei bianconeri per la vittoria dello scudetto. A proposito di Allegri e Roma, il tecnico della Juve era stato accostato anche ad un passaggio in giallorosso una volta confermato l'addio di Spalletti al termine della passata stagione.L'ipotesi Roma, però, non è mai davvero decollata anche perché Allegri preferirebbe valicare i confini nazionali una volta esaurita la sua avventura alla Juve. Questa sera Max incontra per la prima volta in stagione un avversario diretto per lo scudetto e, allo steso tempo, sfida quello per qualche tempo è stato considerato il suo possibile erede alla Juve. Un motivo in più per vincere, sia stasera che a Maggio.
@lorebetto