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Nel giorno in cui si è riappropriata dello scudetto - il Napoli è virtualmente dietro e lo scontro diretto si giocherà a Torino - la Juve ha giocato una partita pessima. Non solo: non ha fatto praticamente nulla per vincere. L’ha descritta bene Inzaghi (in realtà lui ha usato questa frase per sottolineare i meriti della Lazio): “Affronto i bianconeri da vent’anni e non mi era mai capitato che per 92 minuti non tirassero in porta, nemmeno quando li ho battuti”.

 

Visto il risultato, alla Juve di tutto questo può non interessare nulla. In realtà, considerato che tra due giorni Allegri si gioca una partita che vale la Champions, l’inquietante esibizione contro la Lazio deve diventare un modello da non ripetere. Da salvare ci sono la solita tenuta difensiva e la magia di Dybala. Stop. Il resto è da buttare, da azzerare.

 

Se la Juve vuole vincere a Wembley e far fuori il Tottenham, serve una squadra profondamente diversa. Negli uomini, innanzitutto: il recupero di Higuain diventa fondamentale, il Mandzukic visto ieri è impresentabile. Nel rendimento, poi: tutti gli errori commessi dai centrocampisti in fase di costruzione sono inammissibili. E anche nel modulo, ovviamente: la difesa a tre che Allegri ha schierato in avvio sembra ormai un oggetto d’altri tempi, da rispolverare solo in caso di emergenza per alzare la barricata finale.

 

La Juve padrona d’Italia non va bene per l’Europa.

@steagresti