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Nel recente 2018, la Juventus ha dato il via al progetto Under 23, seguendo l’esempio di diversi top club europei nella valorizzazione e crescita dei giovani giocatori. In questi primi anni ha già riscosso ottimi successi, vincendo l’anno scorso la Coppa Italia di Serie C e sfornando promesse che si sono affacciate in prima squadra. Ma, nella concretezza del rettangolo di gioco, quanto sono stati impiegati i giovani dalla prima squadra bianconera?

Il CIES, l’Osservatorio Internazionale sul Calcio, ha stilato una classifica sulla percentuale di minuti giocati nei maggiori cinque campionati europei dai calciatori che hanno meno di 21 anni. Dalla graduatoria si evince un dato: l’Italia fatica a lanciare gli Under 21. Come si può osservare più avanti, a dominare sono i club tedeschi e francesi, quasi onnipresenti nelle prime 10 posizioni (rompe l’egemonia il Wolverhampton, società inglese). Su tutti spicca il Borussia Dortmund con il 28,5%, vantando giovani enfant prodige del calibro di Haaland (20 anni), Sancho (21), Gio Reyna (18), Bellingham (17) e Moukoko (16). La prima squadra italiana a spuntare man mano che si scorre verso il basso la classifica è l’Hellas Verona in 14esima posizione, con l’11,7% d’impiego degli Under 21. Ce ne sono, altre, invece, che hanno una percentuale pari a 0, come Inter e Lazio.

LA JUVE – E la Juventus? Nonostante la strategia di svecchiamento della rosa e la seconda squadra, il dato non paga, nonostante quest’anno siano stati diversi i promossi da Pirlo, come per esempio esempio Frabotta e Dragusin. Chiaramente i giovani dell’Under 23 non sono pronti a giocare in pianta stabile al fianco di Cristiano Ronaldo e compagni per una naturale questione di esperienza, ma i numeri di questa classifica suggeriscono un filo diretto più stabile che valorizzi il rigoglioso patrimonio bianconero. Sarebbe un peccato avere in casa il prossimo Haaland e tarpargli le ali…

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