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Andrà in scena oggi, con tutta probabilità, un altro capitolo fondamentale della vicenda riguardante Andrea Agnelli e i rapporti con gruppi ultrà. E’ attesa infatti in giornata la sentenza di primo grado del processo sportivo contro il presidente della Juventus.

LA RICHIESTA - Il procuratore Figc Giuseppe Pecoraro ha formulato una richiesta pesante: 2 anni e 6 mesi di inibizione e un’ammenda di 50.000 euro per Agnelli, due gare a porte chiuse (più una terza senza tifosi in Curva Sud) e una multa di 300.000 euro per la Juventus. Per Francesco Calvo sono stati chiesti 6 mesi di inibizione e 10.000 euro di ammenda, per Alessandro Nicola D’Angelo 2 anni e 10.000 euro di ammenda e per Stefano Merulla un anno e 6 mesi e 10.000 euro.

LA POSSIBILE SENTENZA - Il collegio giudicante, dopo la requisitoria di Pecoraro dello scorso 15 settembre, ha dunque impiegato tutti e 10 i giorni disponibili prima della decisione. La maggioranza, secondo l’indiscrezione riportata da La Gazzetta dello Sport, sembra comunque orientata ad emettere una sentenza di colpevolezza, ma alleggerendo le richieste della Procura. Possibile così che si assista ad un’inibizione vicina a un anno per Agnelli, con la chiusura di un singolo settore dell’Allianz Stadium e non dell’intero impianto per due partite.