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Criticato e discusso, messo in dubbio ogni 90'. Il ritornello era sempre quello: "De Ligt? Sì, ma...", "sì, però...". Oggi non ci sono 'però.' Primo derby italiano e primo gol. A 20 anni. Matthijs ritrova il sorriso e si mette alle spalle i commenti di chi non lo riteneva all'altezza di giocare nella Juventus. Qualche tocco di mano di troppo, anche stasera con l'arbitro che ha fatto proseguire nonostante le proteste del Torino. Solo un caso? Magari no. Forse deve allenarsi sulla postura esatta quando difende. Per questo c'è mister Barzagli che può aiutarlo. I falli di mano sono un problema ma non solo suo, perché con le nuove regole si sono triplicati rispetto a una stagione fa.

TITOLARE - Oggi non c'è spazio per le critiche, il sorrisone di De Ligt mette tutti d'accordo. Catapultato in un mondo che aveva visto solo alla tv o al massimo ci aveva giocato contro in Champions League, sta continuando un percorso di crescita che è stato accelerato dall'infortunio di Chiellini. Da alternativa a titolare. Così, in un attimo. da giovane da far crescere a pedina fondamentale per Sarri, che ha preferito lui a Demiral e Rugani per giocare vicino a Bonucci. Certo, i 75 milioni spesi per strapparlo all'Ajax in estate hanno avuto il loro peso, ma è un ulteriore segnale che la Juventus su questo biondino classe '99 ci punta eccome. Lui ringrazia, segna e rinasce. Il gol di stasera come nuovo punto di partenza.