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Il derby è sempre il derby. Sia prima squadra o qualche duello giovanile, il suo significato non cambia. È un giorno speciale per società e ragazzi, che respirano aria diversa, atmosfera diversa. Se a esso si aggiunge poi l'immancabile importanza per la classifica, la miscela diventa davvero esplosiva. Juve-Torino, in Primavera, è sempre stata una sfida da primato, soprattutto nelle stagioni in cui sulla panchina granata c'era Moreno Longo, oggi, però, si respira aria diversa. La rivoluzione ha cambiato il contesto e reso più complicato il quadro in cui zebra e toro si devono muovere. Ora Juve e Toro si fronteggiano a un passo dalla zona retrocessione, entrambe a quota tre punti in quattro partite. Con il baratro così vicino e la vittoria necessaria come l'aria il derby diventa ancora più importante. 

QUI JUVE - Dal Canto sapeva di dover fare i conti con un inizio complicato e così è stato. Adesso è il momento della svolta, del primo successo in campionato, nonostante la sfida non si presenti nel migliore dei modi. Mancheranno, infatti, Del Favero, con problemi alla spalla e Toure, fin qui insostituibile. Da qui i grossi dubbi di formazione. Dovrebbe essere 4-3-3, con Biagio Morrone davanti alla difesa al posto del classe '98 e Di Pardo e Poranova ai suoi lati, dal momento che mancherà Caligara, squalificato. In porta, al posto di Del Favero, spazio a Loria, mentre la difesa dovrebbe essere quella titolare: da destra a sinistra, Kameraj, Vogliacco, Zanandrea e Tripaldelli. In avanti il tridente dovrebbe essere composto da Nicolussi Caviglia, Kulenovic e Olivieri, recuperato come Montaperto.

QUI TORO - Anche Coppitelli deve fare i conti con diversi assenti. Squalifciati D'Alena, Kone e Samake, restano in dubbio fino alla fine Ferigra e Butic. L'undici dovrebbe essere il seguente, con un 4-3-3 ricco di talenti promossi dall'Under 17: Coppola tra i pali, Fiordaliso, Rivoira, Buongiorno e Bedino in difesa, Oukhadda, Filinsky e De Angelis in mezzo al campo e tridente con Millico, Bianchi e Rauti. Ragazzi che il derby l'anno vissuto in tutte le categorie. Per il Toro, come detto, tre punti frutto di una sola vittoria, all'esordio contro la Samp. Poi ko contro Atalanta, Sassuolo e Verona, subendo sempre almeno due gol. Una difesa non inviolabile, di cui la Juve deve approfittare.  

Foto di Mario Foschini