MODELLO MARCHISIO - Ad impensierire è poi una difficoltà comune a diversi club italiani, che diventa ancora più paradossale quando si parla del più blasonato: in pochi, pochissimi tra i prodotti del settore giovanile riescono ad accedere effettivamente e in via definitiva alla prima squadra. Ci è riuscito di recente Daniele Rugani (protagonista con la Primavera di Baroni nella stagione 2012-13) e prima di lui Paolo De Ceglie (che ha interrotto la scorsa estate un rapporto con il club durato 21 anni) e Sebastian Giovinco (promosso, ceduto, riacquistato e quindi ceduto di nuovo). Claudio Marchisio, in questo senso, rappresenta un vero e proprio unicum: di cuore bianconero fin dalla nascita, il Principino ha compiuto tutta la trafila delle squadre giovanili, arrivando a diventare uno dei maggiori protagonisti della rinascita juventina. Dopo di lui, nessuno: nonostante i diversi successi ottenuti dalla Juventus Primavera nell’ultimo decennio, i suoi protagonisti si sono persi lontano da Torino, fra prestiti e definitivi addii. Un problema generale del nostro calcio, dicevamo: eppure una squadra come la Juve, rinata dal punto di vista economico prima che sportivo anche fuori dai confini nazionali, non può probabilmente prescindere dall’efficacia di quella che in Spagna chiamerebbero cantera. I nuovi progetti del club di Agnelli, tra cui l'inaugurazione della World International School di Torino (WINS), rappresentano un inizio. Ma l'ora di raccogliere i frutti dovrà scattare presto.
Alla ricerca del “nuovo Marchisio”: sfoglia nella nostra gallery i giocatori che, dopo aver brillato nella Primavera bianconera, potrebbero arrivare in prima squadra.