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Sette giorni, quelli che sembrano un mese. Ecco come il tempo rallenta quando il calendario comincia a servire i piatti più scottanti. Attenzione a bruciarsi la lingua, sarebbe un peccato rovinarsi al primo boccone. Lo sa bene la Juventus, che dopo mesi di attesa, comincia a giocarsi le partite che contano. Non è solo questione di quella musichetta che tutti conoscono e desiderano, ma è proprio perché la posta in palio sale. Sale anche in campionato, quest'anno, tanto che i più ottimisti, staranno già pensando al Derby d'Italia, sorvolando sul Lione che, mercoledì, potrebbe già rendere amara la settimana. 

Verso la Champions la Juventus ci arriva di slancio, forte del successo a Ferrara che ha fatto rivedere sprazzi di bel gioco, oltre ad una vittoria che fa sempre comodo. Qualche apprensione di troppo nel finale, ma un nulla della pressione che, d'ora in poi, i ragazzi di Sarri saranno destinati a sopportare. Così, si entra nel vivo, anche se che con un orecchio in allerta: il coronavirus. Ora, l'Inter stasera non giocherà e sembra impossibile pronosticare qui e ora il futuro e le decisioni degli organi competenti. Quel che potrebbe succedere, è che questa lunga settimana possa durare molto più che sette giorni.