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Ecco: al San Paolo, contro il Napoli, secondo in classifica, nel momento in cui i punti iniziano a pesare sul serio, il tifoso medio della Juventus non sente alcuna pressione, non avverte alcun fastidio o tipo d'ansia. Tutt'altra storia rispetto alla scorsa stagione, quando i partenopei erano vicini al gran sorpasso e i bianconeri vicini al semplice e tremendo collasso. Alla fine, tutto è stato ristabilito. E ogni cosa è rientrata nell'ordine delle cose (e della storia). Alla vista del calendario, un Napoli-Juve a inizio marzo ha portato inevitabilmente a una riflessione: quella partita sarebbe stata la svolta del campionato. Di un probabile dentro o fuori. E di una risposta, in qualche modo netta, alla Serie A. 

MESI DOPO - Mesi dopo, sì, la storia è totalmente cambiata. La Juve ha vinto 22 partite su 25, il Napoli ha zoppicato un po' ma mantenendo una media punti assolutamente dignitosa. Una situazione simile allo scorso anno, però allo stesso tempo profondamente diversa. In cosa? Nel cammino bianconero. Netto e con sbavature che neanche potrebbero definirsi tali. Prima contro seconda, ma a nessuno importa. E' l'emblema della stagione della Juventus.