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L'inchiesta per presunte tangenti per l'assegnazione dei diritti tv ha ricevuto da poco la richiesta di archiviazione da parte della Procura di Milano, ma nel faldone delle indagini ci sono dichiarazioni ed intercettazioni in grado di creare grande disagio agli attuali vertici del calcio italiano. Come riporta Repubblica, Giovanni Malagò, presidente del Coni, secondo quanto emerge dalle intercettazioni ha portato i commenti più apri e duri verso i presidenti dei club di Serie A: nelle chiamate col broker ormai scomparso Bochicchio (quello delle frodi a personaggi come Antonio Conte ndr.) emerge un ritratto quasi criminale di molti dei presidenti di Serie A.

LE INTERCETTAZIONI - Negli atti, infatti, Malagò in una conversazione con l'ex ad di Sky Zappia, definisce ad esempio l'ex patron del Genoa, Enrico Preziosi un "pluripregiudicato", i presidenti di Serie A: "delinquenti veri" e la stessa Lega Calcio: 'un'organizzazione di diritto privato... che se non lo fosse stata li avrebbero già arrestati tutti perché li avrebbero trovati colpevoli di corruzione sei anni fa con noi". Malagò, poi, va sui singoli: Claudio Lotito, il presidente della Lazio, è definito il vero deus ex machina di questa "organizzazione". E ancora: "Lotito è il capo, e i nostri amici di Juventus e Roma sono colpevoli quanto lui, perché alla fine, per un motivo o per un altro hanno rinunciato a lottare e sono diventati complici perché lo hanno assecondato nelle sue avventure".