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"Io e Federico ci sentiamo settimanalmente, è rimasto un ragazzo eccezionale, pur crescendo è rimasto attaccato anche alle origini", a dirlo è Maurizio Romei, il primo presidente di Federico Chiesa. Lo ha visto crescere dai cinque ai 10 anni, quando Chiesa vestiva la maglia della Settignanese. Di seguito l'intervista rilasciata a IlBianconero.
 

Maurizio Romei, primo presidente di Chiesa al BN: l'intervista


Come sta vedendo Chiesa dopo l'infortunio?
"Ha avuto la forza di volontà di riprendersi, si è ripreso bene, non tutti ci sono riusciti dopo quell'infortunio, al di là che l'equipe medica ha fatto un ottimo lavoro, ci ha messo molto lui, ha un carattere fortissimo." 

Lo ha conosciuto quando era un ragazzino, ci da qualcosa del Chiesa bambino...
"La volontà di migliorarsi ce l'aveva fin quando era piccolino, è stato da noi dai 5 ai 10 anni. Le caratteristiche erano quelle del papà, Enrico.  Nessuno poteva pensare che diventasse il giocatore che è perché non sempre si eredita il dna. Lui si, Enrico è stato un grande campione. Federico lo sta imitando in maniera positiva."

La stagione attuale invece? Come la giudica?
"Non è stata una buona stagione, ne è cosciente di questo, pur essendo stato abituato ad "obbedire" a quello che dice l'allenatore, lui lo segue sempre ma chiaramente non è il suo ruolo."

Allegri lo sta "limitando" quindi?
Si adatta perché Allegri lo vuole, è stato abituato cosi ma sicuramente non è il suo ruolo. Spero che Spalletti lo riporti al suo ruolo di esterno. Se vuole sfruttarlo deve fare il 4-3-3 come faceva alla Fiorentina e all'inizio con la Juventus.  Anche se poi è arrivato Ronaldo...


Ci spieghi...
"Ronaldo giocava più sulla fascia; poi c'era Kulusevski che con il destro non andava neanche in bagno e qualche volta Federico era costretto ad uscire dalla fascia."

Ha detto che vi messaggiate spesso, come sta?
"Non capisco perché venga sostituito al sessantesimo. Lui non mi ha detto nulla ma percepisco che non sia contento. Pur essendo della Fiorentina, guardo la Juve per Federico, quando esce, stranamente la Juve si chiude e dovrebbe essere sfruttare il contropiede. Anche con il Torino l'ho visto e non ha fatto niente dopo che è uscito lui".

Da cosa ha percepito che non sia contento?
Esplicitamente non mi ha detto nulla, non me lo dice anche se sa bene che non le riporterei. Ho la mia sensazione che il ragazzo non sia soddisfatto di questa posizione che ha in campo."

Per il futuro, cosa succede se resta Allegri?
"Se resta Allegri devono chiarire le cose a mio avviso, non può giocare da seconda punta. Stando ai risultati Allegri non è contestabile, stando al gioco si. Lui è in semifinale di Coppa Italia dove hanno fatto gol proprio Federico e Vlahovic"

Tra i due c'è grande sintonia fuori dal campo, ma quando giocano insieme?
"Federico gli da sempre la palla, qualche volta Dusan....Prima di essere tolto contro il Torino,  c'è stato un contropiede dove Dusan non gli ha dato la palla. Di solito se la danno, magari è stato solo un momento. I rapporti credo siano buoni".

Adesso arriva l'Europeo che consacrò Chiesa definitivamente...
"L'Europeo è stata una cosa magnifica, lo abbiamo vinto per Mancini, per Donnarumma, per Bonucci, Chiellini e per Federico Chiesa Con la Spagna se non facciamo gol prima e lo fanno loro poi il pallone non lo vedi più".