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Paolo Aicardi, presidente dei piccoli azionisti della Juventus, ha parlato dell’inchiesta sulle plusvalenze. A Tuttosport ha detto: "Sulla vicenda dell’inchiesta sulla Juventus si sta facendo una grande confusione e una profusione di inesattezze. A pensare male posso credere che sia per montare la panna contro la Juventus e, sotto questo profilo mi stupisce positivamente il presidente Gravina che invita a non celebrare processi sommari sui media. Però credo che sia anche opportuno fare ordine".

PLUSVALENZE - "Innanzitutto sarebbe importante sottolineare sempre e comunque che le plusvalenze in quanto tali non rappresentano niente di illecito. La plusvalenza è un’operazione lecita in ogni ambito, non è vietata e non è un reato. Perché in questo momento si sta associando troppo superficialmente il concetto di “plusvalenza” con quello generico di illecito. Inoltre il fatto che le plusvalenze della Juventus siano illecite è un tema da dimostrare e non credo sia facile, perché resta il tema della valutazione di un giocatore in un libero mercato. Anche il famoso algoritmo o i parametri non reggono, come ha detto Gravina. Gli inquirenti mettono in evidenza il fatto che alcune di queste siano “a specchio” o “baciate” ovvero quando i valori combaciano perfettamente non dimostra nulla. Può destare sospetti forse, ma resta anche innegabile che non è reato scambiarsi qualcosa per lo stesso valore".

VALORE GONFIATO? - "Bene, ma è necessario dimostrare che è stato gonfiato e in modo inequivocabile". 

IL PARERE - "Né assolvere né condannare. C’è un’inchiesta, è giusto che vada avanti, ma è anche giusto che si racconti con precisione, perché altrimenti si fa una danno alla società e in definitiva agli azionisti".

FIDUCIA IN AGNELLI - "Non ho ragione di non averla. Poi, se al termine dell’indagine dovessi scoprire che questa dirigenza ha avuto condotte folli, allora mi ricrederò, ma adesso non ho ragione di dubitare". 

FIGC - "Spero che la Figc vada con i piedi di piombo, perché qualora condannasse frettolosamente ed emergesse che ha condannato senza prove adeguate certamente gli azionisti non sarebbero passivi. E noi non abbiamo nessuna clausola compromissoria, quindi possiamo agire contro la Figc se ci fossero danni per la società". 

SOLDI - "La Juventus dal 2019 a oggi ha effettuato due aumento di capitale, uno da 300 milioni e l’altro da 400, oltre a un prestito obbligazionario da 175 milioni. Quasi 900 milioni di denaro immesso nella società. E fa parte del gruppo Exor che, per dire, sta per incassare 10 miliardi dalla vendita di PartnerRe. Insomma, non mi sembra che la Juventus fosse proprio costretta a usufruire delle plusvalenze per iscriversi al campionato".

CONTROLLO BILANCI - "La Juventus è una società quotata in Borsa, quindi ha un comitato di controllo, un collegio sindacale e una società di revisione (Deloitte & Touche nel caso della Juventus, ndr). E lo stesso bilancio della Juventus viene sottoposto agli stessi controlli da Exor. Sotto tutti ammattiti ad aver avallato gli ultimi bilanci? E pongo un’altra domanda: se la Consob, che è partita prima di tutte con la sua inchiesta, ha deciso di non intervenire sull’aumento di capitale, nonostante la situazione è un segnale abbastanza chiaro. L’ente che deve tutelare gli investitori sarebbe il primo a congelare un’operazione da 400 milioni di euro se avesse dubbi di reati seri da parte della società che la sta portando avanti, no? E gli aumenti di capitale possono essere congelati con il parere della Consob".