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Joan Laporta, presidente del Barcellona, ha parlato in conferenza stampa: "​Il motivo della conferenza è spiegare. L’ambiente vuole spiegazioni. C’è impazienza e vogliamo spiegare le decisioni che stiamo prendendo a breve termine. 

SUL PROSSIMO ALLENATORE – La decisione la prende il presidente con la giunta direttiva e la direzione sportiva. Lo spogliatoio non influisce. Con Xavi stiamo parlando. Sarà un grande allenatore ed è un amico. Tutti vogliono venire al Barcellona, ma la decisone la prenderemo noi e fossi in voi non scarterei l’ipotesi Koeman. Quando penso a Guardiola, quello che mi viene in mente è che desidero vinca la Champions con il City. Sarebbe meraviglioso per lui e per tutti coloro che gli vogliono bene. Non sono venuto qui per parlarvi dei miei sogni, ma mi piacerebbe si realizzassero.

SU MESSI – Il rinnovo di Messi procede bene, però non è fatta. Dobbiamo continuare lavorando. Abbiamo fatto un’offerta dentro le possibilità del Barça. Leo si merita sicuramente di più e può guadagnare di più. Però, per la sua voglia di fare grande il Barça, credo stia apprezzando molto il nostro sforzo e che abbia molta voglia di continuare. Non è questione di soldi, ma di progettare una squadra capace di vincere tutto. Per prima cosa chiede affetto e di stare bene, a suo agio, tornare a sorridere, e per farlo deve vedere di poter tornare a vincere. È  in un processo di riflessione. Prima c’era un altro presidente, ma ora ci sono io e questo gli piace. Messi vuole un grande Barça e dobbiamo dimostrarglielo. Abbiamo moderato ottimismo.

SUPERLEGA, CEFERIN E TEBAS  – Non daremo mai le spalle a un movimento dove ci sono i grandi del calcio. Vogliamo difendere gli interessi del Barça e che il calcio sia sostenibile. Ci sono varie problematiche irrisolte. Tutti i club hanno perdite mentre gli agenti si stanno arricchendo. Ora stanno soffrendo i grandi club, ma poi toccherà anche alle squadre più piccole. La nostra posizione è di dialogo, con UEFA, FIFA, Liga e Federcalcio. Ho parlato con Rubiales, Tebas e Ceferin. Mi sorprende che quando parlo in privato con Tebas abbiamo una relazione di mutuo rispetto, mentre in pubblico si presenta con aggressività. Se promoviamo il dialogo, mi sorprendono le sue dichiarazioni. A Ceferin ho detto che non abbiamo intenzione di chiedere scusa e non abbiamo intenzione di pagare alcuna sanzione. Il progetto Superlega non esiste più. Un giudice ci ha dato ragione ed ora vogliamo il dialogo. Dobbiamo fare un formato più attraente per i giovani. Il calcio ha bisogno di rinnovarsi. Siamo in contatto con tutti i club della Superlega. Anche se ci sanzionano non ci fermeremo. C’è il TAS e ci sono i tribunali ordinari e lì lotteremo per difendere gli interessi del Barça".