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Venti minuti per mettere il turbo. Il tempo di ingranare e via, dritto in porta. Mica male l'impatto da trequartista per Douglas Costa, che con la rete decisiva nella vittoria contro la Lokomotiv Mosca ha regalato la qualificazione agli ottavi alla Juventus. Ah, quanto è mancato il brasiliano. Il motorino si è riacceso, stasera ha trovato il guizzo decisivo che è mancato a Cristiano Ronaldo.

NUOVO (VECCHIO) RUOLO - Trequartista per una sera. O no. Sarri voleva provarlo in quel ruolo e la risposta è arrivata puntuale. Pollice in su per il nuovo ruolo di Douglas, che in realtà: "Da trequartista ho fatto un paio di partite cinque o sei anni fa". Ritorno al futuro per il brasiliano, entrato in campo carico a mille dopo l'infortunio muscolare che l'ha tenuto fuori un mese e mezzo (nel mezzo, solo 10' contro il Genoa). Prende palla, salta l'uomo e se ne va. Copia e incolla in ogni azione di Douglas. Esterno o trequartista che sia, perché anche quando gioca dietro le punte parte comunque largo come è successo stasera in occasione della rete della vittoria.

BERNA FLOP - Ora per Sarri si fa dura: chi sarà il titolare dietro le punte tra lui e Ramsey? Tutto normale per chi punta a vincere tutto in Italia e in Europa e ha lavorato per far sì che l'allenatore abbia l'imbarazzo della scelta. E chissà stasera cosa avrà pensato Federico Bernardeschi, spedito in tribuna dall'allenatore dopo le recenti prestazioni non positive. Il suo percorso è simile a quello del brasiliano: nato esterno e spostato qualche metro verso il centro dietro alle punte. Risultati: completamente diversi. Douglas Costa supera Bernardeschi nelle gerarchie anche da trequartista. E ci mette solo venti minuti.

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