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In lui ha sempre creduto, anche quando niente sembrava girare per il verso giusto. Cesare Prandelli ha avuto fin dall'inizio le idee chiarissime su Dusan Vlahovic, che ha lanciato alla Fiorentina quando era ancora un ragazzino e che poi ha osservato crescere a distanza con l'occhio attento del tecnico e del "mentore", sempre con la convinzione che potesse fare grandi cose. Dopo qualche alto e basso a inizio stagione, ora Dusan è il vero trascinatore della Juventus che sta lottando con l'Inter per lo scudetto: per lui sei gol nelle ultime cinque partite di campionato, più un assist contro la Roma, a premiare un momento già complessivamente positivo con tante buone prestazioni e una leadership ritrovata.



Ne abbiamo parlato proprio con l'ex allenatore della Fiorentina ed ex CT della Nazionale Italiana. 

- Che cosa è cambiato in Vlahovic? 
Innanzitutto si è lasciato alle spalle gli acciacchi che forse non gli garantivano questa tranquillità fisica e mentale, perché se uno non sta bene non può rendere... Ma c'è anche da dire che nelle ultime partite lo ha aiutato la continuità di prestazioni della Juventus: ora il centrocampo si orienta più verso di lui, senza costringerlo ad andare sempre incontro alla palla. Sappiamo che in area è implacabile, e ora si sta confermando quello che avevamo detto in tempi passati. Dusan ha più sicurezza e padronanza, ma è anche la squadra ad essere cambiata.

- Come vede il suo rapporto con Allegri? 
Quello non è mai stato in discussione, se non giocava era solo per i suoi problemi fisici. Dusan è un gran lavoratore, ha capacità balistiche, tecnica, il piede giusto, insomma è un attaccante completo. Ma ripeto, credo che sia anche il miglioramento complessivo della squadra ad aiutarlo.

- Lo ha sentito di recente?
Ogni tanto ci scambiamo qualche messaggio, basta poco...

- Come lo giudica in coppia con Yildiz?
Questo ragazzo ha indubbiamente un grande talento. È bravo nella finalizzazione, inoltre il suo primo controllo è sempre indirizzato sulla verticale, e questo per un attaccante come Vlahovic è straordinario: in questo modo, infatti, Dusan può essere servito in profondità senza salire per cercare la palla, riuscendo a capire subito le intenzioni del compagno.

- Chiesa, invece, si è fermato ancora...
Dal punto di vista tecnico Federico è una garanzia. Credo che quando avrà risolto i suoi problemi, con Vlahovic e Yildiz potrà creare un tridente molto affascinante, anche su scala europea: sono tre ragazzi giovani e di talento, che possono fare grandi cose insieme.

- Restando sull'attacco bianconero, Kean sembra ormai destinato a partire: che cosa ne pensa? 
Io sono sempre attento alle decisioni degli allenatori, pur senza entrare nel merito. Sono convinto che Moise abbia grandi potenzialità, deve solo trovare un po' di continuità.

- Come vede il futuro di Vlahovic?
Se mantiene serenità ed equilibrio, seguendo in maniera convinta le strategie della sua squadra, Dusan si può ritagliare uno spazio straordinario. Lo ribadisco, ha qualità indiscutibili, persino un piede raffinato sui calci piazzati. E questo è un vantaggio in più, che lo rende ancora più completo.


Si ringrazia Cesare Prandelli per la disponibilità e cortesia