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Anche le Poste contro Maurizio Sarri. Non c'è pace per l'allenatore della Juventus che oltre ai risultati deve preoccuparsi anche di beghe extra-calcistiche. Conoscendo il carattere del tecnico toscano, avrà preso la risposta di Poste Italiane alle sue parole con quel mezzo sorriso che ti esce quando pensi: "Ma davvero capitano tutte a me?". Sì, perché quando c'è una cosa che non va, poi tutte le altre arrivano a pioggia e ti cadono addosso senza che tu possa farci niente. E' così per tutti, è così soprattutto se sei l'allenatore della Juventus. Qualsiasi cosa tu dica viene amplificata, a volte anche distorta. Di certo spesso le parole vengono utilizzate in modo strumentale. Sarri è ormai entrato in un circolo vizioso ma non è il primo.

BASEBALL - Anche il suo predecessore Max Allegri scivolò su diverse bucce di banana, che non si possono neanche chiamare gaffe perché appartengono alla categoria delle battute (che chi si sente chiamato in causa non ha voglia di sentire). Ci si prende troppo sul serio, in tutti gli ambiti, e si strumentalizza tutto, per attaccare o difendersi preventivamente. Sarri è stato ripreso dalle Poste Italiane, Allegri addirittura dalla FIBS, Federazione Italiana di Baseball e Softball perché dopo un Atalanta-Juve disse che coi tempi del VAR il calcio sarebbe diventato come il baseball. Una battuta, niente di dispregiativo, eppure seguirono due giorni e più di polemiche. Come se non fosse un dato di fatto che una partita di baseball dura più di una di calcio e che un lavoro alle poste a meno pressioni rispetto a quello dell'allenatore sulla panchina del più grande club italiano.

POLEMICA - Il problema è sempre quello. Tutti si prendono troppo sul serio e in pochi ascoltano quello che davvero si dice. Ma è un po' la storia del paese, succede a tutti i livelli: dal calcio alla politica, alla musica. Si fa polemica su tutto perché non fa mai male, perché nella peggiore delle ipotesi arriva un po' di pubblicità gratuita. Con quella battuta sulle Poste Sarri non voleva offendere nessuno, basta riascoltare con ragionevolezza quello che dice. Fa sempre più comodo, però, alzare la voce. Ormai ci siamo abituati e lo sono anche gli allenatori della Juve.

@lorebetto