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Nella notte da incubo della Juve al Dragao, sono stati diversi gli aspetti che non hanno funzionato nella squadra di Pirlo. Uno su tutti, l'aspetto tattico: perché l'azione va costruita sempre dal basso? Si chiede La Gazzetta dello Sport. E i dubbi aumentano subito dopo 2', in occasione del gol di Taremi: "Che senso ha il passaggio di Szczesny a Bentancur che ha due avversari dietro? Che senso ha il retropassaggio di Bentancur al portiere senza sapere cosa succede alle sue spalle? - si chiede il quotidiano - Dovevano spazzare. Invece l’iraniano Taremi si avventa sul pasticcio e fa 1-0 già al 2’. Si può costruire solo se la squadra accompagna l’azione". 

TANTE IDEE - Da questi errori nasce il primo tempo negativo della Juventus, che non è mai riuscita a far arrivare il pallone a Ronaldo, anche lui in una serata no. E senza palleggiatori come Arthur, Ramsey e Dybala, l'ideale sarebbe stato semplificare il gioco e non insistere con la costruzione dal basso. Tanti movimenti e ruoli interscambiabili, forse troppo. Rabiot e Bentancur si alternano per arretrare a impostare, i terzini si accentrano e McKennie in fase difensiva si piazza sulla fascia e quando la Juve attacca diventa trequartista. Tante idee, alcune vincenti. Ma una costruizione dal basso che non può essere fatta sempre e comunque.