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La stagione di Paul Pogba, arrivato in estate tra l'entusiasmo dei tifosi, si può dire non sia mai iniziata. Si è visto in campo in gare ufficiali per 35 minuti. Saltando 34 gare su 37, di cui una, quella contro il Monza, è rimasto in panchina per tutti i 90 minuti. Di certo fino a questo punto della stagione non ha rispettato le aspettative di chi lo ha scelto ancora una volta riportandolo in bianconero in estate. Che Paul non fosse sano fisicamente era stato già evidente a Manchester, sponda United, dove la sua carriera era costernata da infortuni, ma nonostante questo la Vecchia Signora ha voluto credere in lui.

SCELTE SBAGLIATE - Poi la rottura del menisco laterale, la scelta (col senno di poi sbagliata) di non operarsi subito, l'intervento chirurgico in ritardo. Aggiungendoci il ritardo che gli ha fatto saltare la gara di Friburgo fino a ieri quando calciando una punizione in rifinitura ha rimediato un problema, l'ennesimo, questa volta però di natura muscolare. Stando a quanto riferisce La Gazzetta dello Sport, per Paul potrebbe trattarsi di uno stiramento all'adduttore che lo terrebbe lontano dal campo almeno per un ulteriore mese.

E DYBALA? - Non dimentichiamoci che Paul è il giocatore più pagato della rosa bianconera, 8 milioni a stagione, gli stessi proposti a Dybala prima di ritrattare. Ma se Paulo era troppo fragile che dire di Paul? La sua stagione fin qui non è mai decollata, ma forse nemmeno iniziata. La vecchia dirigenza gli aveva chiesto di ridursi i bonus di squadra, quelli che prendono tutti senza giocare, ottenendo però un no dal giocatore e dal suo entourage. Se la stagione di Paul dovesse proseguire così la nuova dirigenza sarà costretta a sedersi ad un tavolo e valutare cosa fare con Pogba, anche se concludendo dopo solo un anno l'esperienza in bianconero si perderebbero le agevolazioni del decreto crescita.