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Quattro stagioni, centosettantotto presenze, trentaquattro gol e nove trofei: nessuno in casa Juventus ha dimenticato Paul Pogba, anche dopo un addio che ha portato una plusvalenza di bilancio vicina ai 100 milioni di euro. Da mesi e a maggior ragione nei giorni in cui da Manchester arrivano più forti che mai i segnali di addio del centrocampista, la società non ha più dubbi: se c’è un grande obiettivo per il centrocampo della Juve, uno in grado di fargli fare il salto di qualità, quello è Pogba.

L'UNICO CHE CONTA - Pogba è l’unico ritorno che conta. La Juve ne è convinta, si è unita alla corsa in attesa del via libera definitivo dello United, consapevole che non basterà un’offerta da 100 milioni di euro: un investimento “folle”, probabilmente l’unico ammesso e programmato dalle parti della Continassa per la prossima estate. Convincere il Polpo è l’altro tassello, qui entra in gioco il Real Madrid di Zidane che ha speso pubblicamente parole di elogio per il giocatore e fa sul serio per portarlo al Bernabéu. Ma la Juve farà il possibile per Pogba. Lo farà dopo due finestre di mercato in cui ha detto “no” all’ipotesi Álvaro Morata, dopo un’estate in cui ha incassato il gradimento di Arturo Vidal senza andare oltre. “Non credo ai cavalli di ritorno, ma ci sono delle eccezioni” assicurava Marotta un anno fa: pochi mesi dopo a Torino sarebbe riapparso Leonardo Bonucci. Non riapparirà sulla panchina bianconera Antonio Conte, salvo dietrofront di Andrea Agnelli che al momento non apre la porta al tecnico dei primi tre scudetti (con buona pace di Nedved e Paratici). Ma sul campione del mondo sono tutti d'accordo: Pogba non è un'eccezione e non esige dietrofront. Pogba è l’unico ritorno che conta.