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Michel Platini, ex giocatore della Juventus e presidente dell'Uefa, è tornato a parlare ai microfoni di Che Tempo Che Fa:

ACCUSE - "Io non ero accusato ma semplicemente testimone, le accuse erano rivolte a Blatter. Ho sempre pensato di essere un uomo libero. Non sono uscito per questo dal calcio. Il calcio non appartiene alla Fifa. La giustizia sportiva non mi voleva come presidente della Fifa. Ad un certo punto era il mio destino cambiare qualcosa nel calcio. Un calciatore che finalmente poteva decidere qualcosa in un mondo gestito da dirigenti".

FUTURO - "Con Blatter non c’è più rapporto. Lo stesso con Infantino. Quando sei presidente dell'Uefa e ti fanno fuori è dura. Ho sofferto un mese. Tante accuse, poi ho capito da dove venivano e ho iniziato a difendermi. Quando sono stato assolto dalla giustizia ordinaria svizzera ho iniziato il mio contropiede. Ho 64 anni, vorrei un'ultima avventura".

VAR - "Non risolve le cose, le sposta. Ci vogliono 30 minuti per spiegare perché non sono d'accordo. Penso che non si ritornerà mai indietro, ma penso che sia una bella ca**ata".