commenta
Parafrasando il titolo L’uomo dei cinque palloni, film di Marco Ferreri con protagonista Marcello Mastroianni, si può asserire che Miralem Pjanic, nei pensieri e nelle intenzioni di Maurizio Sarri è, o dovrà diventare, L’uomo dei centocinquanta palloni. Se c’è un giocatore che, oltre a Cristiano Ronaldo,  potrà decretare e rendere la rivoluzione sarriana un fatto concreto, misurabile con goal, passaggi, verticalizzazioni, possesso palla rapido, gioco a due tocchi, veloce recupero palla e pressing alto, questo è proprio il centrocampista bosniaco.

PJANIC TRA PASSATO E FUTURO - Arrivato alla Juve nel 2016, dopo un’ottima prima stagione, Pjanic ha deluso. Passato da essere interprete in un centrocampo a due (con il miglior Khedira visto alla Juve, stagione 2016/17), il bosniaco sembra non aver ancora assimilato il ruolo del regista in un centrocampo a tre. Due stagioni da metronomo della squadra nelle quali il giocatore ha giocato quasi esclusivamente in orizzontale, una sorta di orizzontalizzatore della manovra, senza particolari fantasie o colpi e con il gioco che latitava sgorgare. Pjanic è dunque arrivato alla stagione della verità: o prende in mano la squadra e l’accompagna in anfratti ancora non esplorati oppure, per il futuro, sarà il caso di trovare un altro interprete nel ruolo. Maurizio Sarri conta molto sul fosforo del bosniaco. Chissà cosa avrà pensato il tecnico sentendo le voci di mercato che lo circondano. Si è parlato di un’offerta del PSG ma, a quanto pare, sembra che il bosniaco abbia giurato amore eterno alla Juve.

ALTERNATIVE - In caso di eventuale partenza, le soluzioni in casa bianconera non sarebbero molte: Rodrigo Bentancur è considerato il sostituto “naturale” del bosniaco ma l’uruguaiano non è propriamente un regista. Nonostante sia ancora giovanissimo (classe 1997), il suo passo sembra più quello dell’interno di centrocampo (ruolo nel quale ha fatto vedere le cose migliori in bianconero) anche se, va detto, è il ruolo che ricopre abitualmente in nazionale. Oltre a Rodrigo, vi sarebbe l’ipotesi Adrien Rabiot. Sarri lo ha provato in quel ruolo nel precampionato ed il francese aveva fatto una buona impressione. Occorrerà fare un tentativo aspettando che la forma migliori rispetto alla prova, opaca, messa in mostra a Parma. Chi invece ha brillato a Parma è stato proprio Pjanic. Se dal punto di vista registico, si è ancora lontani da ciò che chiede Sarri, il bosniaco ha stupito per reattività, voglia e presenza. Come inizio può bastare, sabato sera contro il Napoli, servirà qualcosa di più.