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Miralem Pjanic ha parlato a Il Corriere dello Sport dopo aver ricevuto il premio alla carriera ai Globe Soccer Awards di Dubai: "L'Inter è una grande rivale ma in corsa per il titolo ci sono quattro squadre perché la Lazio ha dimostrato il suo valore battendoci e pure la Roma, che sta disputando un ottimo campionato, ha fatto capire di essere forte e di poter andare lontano. Cosa mi preoccupa dell'effetto Conte? Non mi ha mai allenato e non lo conosco bene, l'effetto che ha riportato l'Inter in alto non mi interessa. E' vero che loro stanno facendo bene e sono migliorati molto rispetto agli ultimi anni ma noi siamo la Juve e vogliamo tenerci lo scudetto".

SUPERCOPPA - "Ci scusiamo con i tifosi per non aver riportata a casa e ho ancora dentro tanta rabbia per aver perso in quel modo la finale. Questa rabbia deve accompagnarci per il resto della stagione, magari si trasformerà in una molla per farci rendere ancora di più. Non dobbiamo neppure essere troppo critici con la Juve,siamo in testa al campionato e abbiamo conquistato la qualificazione agli ottavi di Champions con due partite d'anticipo. Le due sconfitte contro la Lazio ci serviranno per migliorare e magari vincere tutto, dallo scudetto alla Champions".

CHAMPIONS - "Capisco l'amarezza della nostra gente che da 20 anni aspetta di vincere questa coppa. Ci siamo andati molto vicini in passato perché ormai siamo tra le grandissime d'Europa. Ai tifosi dico 'Abbiate fiducia in noi e non pensate che sia un'ossessione perché non è così'.

SARRI/ALLEGRI - "Con Allegri c'erano certezze tattiche dopo cinque anni e i giocatori erano abituati a un certo tipo di calcio, mentre con Sarri sono cambiate diverse cose e come noi dobbiamo abituarci al mister lui deve conoscere alla perfezione noi. Non farei drammi né sarei troppo pessimista, siamo in corsa per tutti gli obiettivi e la stagione deve ancora entrare nel vivo. A febbraio-marzo vedrete la vera Juve e centreremo i nostri obiettivi. Questa società è abituata a vincere e continuerà a farlo. Il tridente? Abbiamo conquistato tre punti con e senza Ronaldo, Dybala e Higuain in campo. La decisione spetta all'allenatore e comunque una rosa ampia come la nostra alla lunga fa la differenza".