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«Era una cosa che sognavo, ma la ritenevo impossibile anche se mentre vedevo il sorteggio e il formarsi dei gironi, a un certo punto mi sono detto: cavoli, siamo lì. Ero molto felice di ritrovare il club a cui tengo tanto e che è nel mio cuore. In quel momento poi sono stato inondato di messaggi dai compagni, ne ho ricevuto uno anche dal presidente Agnelli. Cosa c’era scritto? Bentornato a casa!». Così Miralem Pjanic ha raccontato il momento del sorteggio e la sua felicità nell'incontrare la Juventus in Champions League. Torna a Torino, torna allo Stadium, casa sua 
 
AGNELLI - «Il giorno in cui sono arrivato a Torino, il mio primo giorno, sono stato ricevuto nell’ufficio del presidente e lui mi ha mostrato la foto della Juventus che aveva vinto cinque scudetti consecutivi negli Anni 30. E mi ha detto: noi dobbiamo fare meglio di quella squadra, li dobbiamo superare. Questo obiettivo lo abbiamo raggiunto e non ci siamo fermati, abbiamo continuato a portare gli scudetti a casa, abbiamo fatto una finale di Champions, abbiamo vinto tante volte la Coppe Italia... Insomma, abbiamo completato un percorso di crescita molto importante. La Juventus è stata una tappa molto importante per me, un club che ho amato tanto, anzi che abbiamo, io e la mia famiglia, amato tanto. Sarò sempre grato a questo club: avrei avuto l’opportunità di andare al Barcellona anche prima, ma non lo ritenevo il momento giusto. Forse ci ho perso qualcosa a livello di carriera, ma ho sempre dato il massimo per la Juventus e non rimpiango nulla».