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La tripla cifra arriva in un pomeriggio di pioggia alla Dacia Arena. Non la migliore prestazione che si ricordi, ma di certo una degna di essere ricordata: perché Miralem Pjanic, ieri, ha tagliato il traguardo delle 100 presenze con la maglia della Juventus. Lo ha fatto in cabina di regia, in quel ruolo che ormai lo ha consacrato fra i migliori interpreti d’Europa. E’ un Mire quota cento, e il numero non è affatto scontato: non lo era, soprattutto, la scorsa estate, quando il nazionale bosniaco poteva davvero lasciare Torino.

'INVINCIBILE' - Se Pjanic dalla sua non ha mai aperto esplicitamente ad un addio alla Juve, l’arrivo di Fali Ramadani a luglio ha squarciato come un fulmine il cielo sereno (o quasi) del mercato bianconero. Il piano del nuovo agente di Miralem era chiaro: portarlo via dai campioni d’Italia, con varie strade da studiare per realizzarlo. Dopo il PSG si era aperta l’idea Barcellona, poi il Chelsea - di cui Ramadani rappresenta più che un semplice uomo di fiducia - e infine il Manchester City. Tutti tentativi andati a vuoto, anche e soprattutto per la volontà dello stesso Pjanic di proseguire il percorso iniziato due anni prima con la Juve. La stessa Juve che l’ha sempre considerato insostituibile negli schemi di Allegri e dunque incedibile sul mercato: da qui il rinnovo fino al 2023, con Pjanic ad accettare anche un aumento di ingaggio (6,5 milioni netti a stagione) “posticipato” a luglio. “Per 100 volte ti ho indossata e mi sono sentito invincibile”, il suo messaggio d’amore alla maglia bianconera. Nonostante quel Ramadani pronto a portarlo via.
 


@mcarapex