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C'è quota 100, ma c'è anche quota 150. Politica e calcio possono anche andare a braccetto, quando di mezzo c'è Maurizio Sarri, eppure non è questo il caso. Fuori, lontano dalle dinamiche di governo, il tetto dei 150 che il tecnico toscano ha fissato non c'entra nulla con il sistema pensionistico italiano: sono, piuttosto, i palloni minimi che dovrebbe toccare Miralem Pjanic per rendere la Juventus sempre più vicina alle idee del proprio allenatore. Un numero elevato, che però Sarri stesso ha fatto vedere nella sua storia che può essere raggiunto: la centralità di Mirko Valdifiori all'Empoli, prima del triennio napoletano, aveva quasi sbilanciato i giudizi che si sono fatti sul calciatore stesso. Infatti, non appena Sarri ha cambiato, Valdifiori lo ha seguito, senza però il medesimo successo

JORGINHO - Ma Sarri non si è disperato, perché all'ombra del Vesuvio ha potuto svezzare un altro mister 150: la storia di Jorginho è nota ed oggi, a differenza di Valdifiori, può dirsi un calciatore di livello anche senza il suo mentore in panchina (per quanto se lo sia portato anche al Chelsea). Un piccolo excursus che serve come premessa ai numeri di Miralem Pjanic in questo inizio di stagione: come riporta Tuttosport, infatti, il bosniaco avrebbe fatto un discreto lavoro a Parma (113 palloni toccati), salvo poi crollare nelle statistiche contro il Napoli (appena 70). Un'inversione di tendenza che riflette anche del tipo di prestazione di squadra, che si lega a doppio filo con gli altri dieci giocatori in campo e che, quindi, ne dipende. 

CONDIZIONAMENTI - Difficile capire se la squadra non funziona a causa di Pjanic, o se Pjanic non funzioni a causa della squadra. Come per l'uovo e la gallina, il principio va spiegato con filosofia, piuttosto che con la scienza: spesso, non si tiene in considerazione l'avversario, per esempio. Eppure, nelle idee di calcio di Sarri, un canovaccio tattico vincente è in grado di superare qualsiasi situazione, proprio perché vincente. Così, dopo alcuni momenti di Sarri-ball ed altri di allegriana speculazione, questa prima Juventus ha fatto fatica a dare le sue chiavi del gioco al bosniaco. Questione di tempo, questione di abitudini, ma che vanno assolutamente assimilate il prima possibile. Anche perché ruoli alternativi, per Pjanic, non se ne vedono in questo 4-3-3. Un'alternativa, a Pjanic in questo caso, invece c'è, anche se va ancora studiata: si chiama Rodrigo Bentancur.