STACANOVISTA - L'entusiasmo e la voglia non mancano mai, ma quelle da sole non bastano. Cristiano invece ci mette anche tutto il resto: uno stacanovista che dalla ripresa del campionato non ha saltato una partita che sia una, né in campionato e né in Coppa Italia. Sempre dentro, sempre per 90' (l'unica volta in cui Sarri l'ha tolto prima, al 74' è stato nella trasferta col Genoa ma CR7 l'ha presa col sorriso dopo aver già segnato). Una macchia da guerra. Anzi, da gol. 30 su 30 in campionato, con lui in campo la Juve parte sempre dall'1-0; sono 34 stagioni in 42 partite.
MOTIVAZIONI - Stasera vuole mettere anche la sua firma per il nono scudetto consecutivo della Juve e non ha nessuna intenzione di riposarsi nemmeno nelle prossime partite: "Mi ha detto che sta benissimo" ha spiegato Maurizio Sarri nella conferenza di ieri. Una capacità di recupero fuori dal normale che ha lasciato a bocca aperta anche l'allenatore: "Riesce immediatamente a proiettarsi sull'obiettivo successivo, sono doti non comuni". Più motivazione, meno fatica. Questa è l'equazione che Ronaldo applica ogni giorno della sua vita.
RECORD - E chissà come saranno alte le motivazioni quando ripartirà la Champions. L'obiettivo è arrivare al 7 agosto, giorno del ritorno degli ottavi contro il Lione, al massimo della forma. L'obiettivo è ribaltare lo 0-1 dell'andata per qualificarsi alle Final Eight che si giocheranno nella "sua" Lisbona, lì dove CR7 è diventato grande. Poi, ci sono i record. Quelli personali: che ormai non si contano quasi più. Con la doppietta contro la Lazio è diventato l'unico giocatore ad aver segnato almeno 50 gol in Serie A, Premier League e Liga, ha raggiunto Immobile in testa alla classifica cannonieri e vuole vincerla per diventare l'unico ad verlo fatto nei tre campionati principali. E ancora: -2 reti dal record di Felice Borel, che nel 1933-34 (!) segnò 32 gol diventando il bianconero con più reti in una singola stagione in A; ne mancano 7, invece, per superare il primato di Higuain che ne aveva fatti 36 nel 2015-16 col Napoli di Sarri. Nel mirino però ci sono due obiettivi ben focalizzati: prima lo scudetto, poi la Champions. Lui, sarà sempre protagonista.