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Oramai il valore di Weston McKennie per questa Juve non è più una notizia. A esserlo però è un nuovo aspetto di questa sua esplosione bianconera, qualcosa che va oltre il mero valore tecnico-tattico-atletico. Se nelle ultime performance dell'americano abbiamo notato tutti la sua corsa, il suo dinamismo e la capacità d'inserimento, ciò che è emerso ieri nella vittoria di Marassi sul Genoa è anche una leadership che non può che far bene al gruppo.

TOTALE - Al di là infatti delle reti volanti contro Torino e Barcellona e della spizzata che ha dato il là all'azione-gol di Paulo Dybala, oltre alla consueta presenza ubiqua sul terreno di gioco, McKennie è protagonista di uno degli "scatti" più belli ed emblematici del match: dopo la rete di Dybala, tra i tanti abbracci della Joya c'è anche quello con lui, uno dei primi ad andarlo a celebrare, uno dei primi ad andarlo a caricare. Lui, un nuovo arrivo, di 5 anni più giovane di Dybala, va a rincuorare, motivare ed esaltare il compagno come un leader.

OLTRE IL CAMPO - Sì, è questa un'altra chiave che fa ancor meglio sperare i tifosi juventini: McKennie non ha solo grinta da vendere sul campo, ma anche delle qualità caratteriali che lo rendono davvero adatto a una big. E al di là dell'atteggiamento verso Dybala, lo si evince quotidianamente dall'allegria e dal carisma che trasmette col suo modo di fare, scanzonato quando c'è da alleggerire e fare gruppo e pieno di impegno quando c'è da entrare in clima lavoro e partita. Oltre a quel pizzico di impegno sui temi importanti, che non guasta mai. Un mix di doti calcistiche ed extra-calcistiche che rendono sempre meno azzardati certi paragoni d'inizio stagione, e per ora non aggiungiamo altro...