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“E' stata un'estate magnifica. Non c'è gioia più grande che vincere con la Nazionale. Mancini ha fatto un ottimo lavoro. Italia aveva un'identità e giocava quasi da club". Parla così Andrea Pirlo, che si racconta in una lunga intervista a The Athletic, eccone alcuni passaggi: "Il calcio non cambia mai. Ci sono due obiettivi: segnare e difendere. Non cambierà mai".

VINCERE DOMINANDO - "Guardiola lo ha dimostrato per anni: se non controlli il gioco è molto difficile per te vincere. Ci saranno partite in cui hai il 90% di possesso palla e dove perdi sull'unico tiro in porta, ma io preferisco perdere così piuttosto che passare l'intera partita a difendere in area, cercando di segnare in contrattacco". 

JUVE - "Ho imparato molto. È stata la mia prima esperienza da allenatore ed è stata intensa. Abbiamo iniziato la stagione con una sola amichevole. È stato tutto molto veloce, abbiamo giocato ogni tre giorni, senza tifosi... È stata dura per la squadra di adattarsi a qualcosa di nuovo. La cosa più importante è sempre stata recuperare".

FUTURO - Pirlo dice di non avere fretta e di voler imparare. Da chi? Da Guardiola e Pochettino, per cominciare: "Andrò a Parigi e anche a Manchester. Sono pronto per una nuova avventura".