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Andrea Pirlo si è preso la colpa, forse fin troppo tardi ma la fase dell'autocritica è arrivata per il tecnico bianconero. Che difficilmente resterà ancora in sella al termine della stagione. D'altronde se la Juve a maggio si ritrova con un piede almeno fuori dalla Champions, senza un'identità tattica, autrice di una serie di prestazioni senza capo né coda, non possono che essere tante le responsabilità di Pirlo. Ma una volta di più, proprio ora, pensare che questa stagione fallimentare sia solo colpa di un solo uomo, alla prima esperienza da allenatore, significherebbe guardare il dito e non la luna. Pirlo ha colpe, tante colpe. Però è solo l'ultimo arrivato ed è solo uno dei responsabili di un ultimo capitolo che sta chiudendo nel peggior modo possibile un ciclo vincente come nessun altro in precedenza. È colpa di Agnelli, è colpa di Paratici, è colpa dei giocatori. È colpa di tutti, semplicemente. E allo stesso tempo non ci sono solo errori commessi negli ultimi 10-12 mesi a fare la differenza, anzi. L'inizio della fine si può individuare forse proprio nel momento di massimo splendore e di massima espansione, con l'arrivo di Cristiano Ronaldo nell'estate del 2018: come i grandi imperi.


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