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Dalla sala stampa dell'Allianz Stadium, Andrea Pirlo si presenta per la prima volta da allenatore della prima squadra della Juventus. Ecco le sue parole, raccolte in diretta dal nostro inviato.

COMANDARE IL GIOCO - "Cosa porto? Voglio riportare un po' di entusiasmo, quello che magari è mancato nell'ultimo periodo. Voglio un calcio propositivo, con padronanza del gioco come ho detto ieri ai ragazzi. Due cose voglio dirvi: bisogna avere il pallone e recuperarlo velocemente. Due cose di tattica dette a loro e sono le cose a cui credo. Le più importanti a livello mentale. Nuovo Pirlo? Tanti giocatori bravi, non con le mie caratteristiche. Sono campioni e andranno sfruttati".

RONALDO - "Ronaldo? C'eravamo sentiti qualche giorno fa, per salutarci e gli orari degli allenamenti. Poi chiacchierata come con gli altri, del presente e del passato, da persone normali. Avremo tempo di andare più specifico sugli elementi tecnico tattici". 

DYBALA - "Mai stato un problema, mai sul mercato. Siete voi che date queste voci in giro, conto su di lui".

ARTHUR - "Bravo giocatore, visto e ammirato al Barcellona negli ultimi anni. Per me è di costruzione, può fare più ruoli. Mezzala, centrocampista a due. Può fare più ruoli, tornerà molto utile durante la stagione".

TITUBANZA - "Non ho neanche avuto tempo di pensare al passaggio tra U23 e prima squadra, tutto molto veloce. Mi hanno detto se ero convinto di farlo e mi sono buttato. Non ho avuto il tempo di fare questo tipo di scelta. Ho pensato e sono convinto di essere al posto giusto al momento giusto. Altro non ho pensato".

MODULI - "Modello non è fisso. Potremo giocare sia a 4 che a 3, magari a 3 in impostazione. Mi piace un calcio di rotazioni, con gente che abbia voglia di attaccare, gioia di riacquistare il pallone di come lo ha in possesso. Dev'essere una cosa mentale, lavorare tutti i giorni e avere voglia di avere palla e recuperarla velocemente. I giocatori lo sanno, hanno le caratteristiche per farlo. Il modello può variare".

SERIE A - "Si riparte da zero, i punti bisogna conquistarli. Le gare vanno giocate, i punti conquistati. Un anno difficile è stato e lo sarà ancora, questo Covid ha fatto saltare tutti i piani a livello di preparazione e di partite. Bisognerà programmare bene le partite, come fare... abbiamo persone adatte, ci stiamo preparando per far sì che vada tutto bene".

PRIMO GIORNO - "Mi sono sentito subito a mio agio, era un po' strano per me, ma mi sentivo bene anche perché conoscevo tante persone all'esterno della squadra che avevano lavorato con me e per me. Mi sentivo bene".

DYBALA-RONALDO - "Non sono a disposizione ancora tutti i ragazzi, dobbiamo rispettare le norme e lavoriamo a gruppetto. Appena possiamo, lavoreremo su qualcosa. I grandi giocatori, con sacrificio e abnegazione, possono giocare insieme. Con più giocatori di qualità puoi vincere di più, all'interno di una struttura di gioco. Sacrificio e voglia di lavorare, a prescindere da tutto".

ENTUSIASMO - "Bisogna portarlo giorno per giorno, lavorare e parlare tanto con i giocatori. Fargli capire situazioni e dinamiche di gioco, renderli partecipi negli allenamenti e fargli entrare in testa il nuovo modo di giocare. La cosa più importante è quella di parlare e fargli capire ciò che vogliamo effettivamente. Lavoro sul campo ma anche tanto di rapporti umani e parlando di certi tipi di cose tattiche e psicologiche". 

OBIETTIVI - "Sempre gli stessi, cercare di vincere. Non è facile, siamo qua per quello".

QUALCOSA DI DIVERSO - "E' normale che voglia certi tipi di giocatore, sono l'allenatore. Abbiamo degli obiettivi, sono l'allenatore ed è giusto che abbia certi giocatori in testa e non li dico a voi. Molto da cambiare? No, vedremo".

SPIRITO - "Quello dell'inizio del ciclo? Magari poter raggiungere quella voglia e quella coesione di gruppo... lo spirito è quello, formato da giocatori con principi e valori. Mi piacerebbe riportare quel dna del lavoro, del sacrificio, del lavorare ognuno per l'altro. Solo così si raggiungono gli obiettivi".

POCO TEMPO - "Sì, ce n'è poco. Andranno in nazionale e torneranno il 10 di settembre con 10 giorni per preparare il campionato. Dovremo sfruttare tutti i momenti e i giocatori a disposizione, per essere pronti alla prima. Avremo modo di studiare".

TUDOR - "Mia scelta. Avevo bisogno di un assistente con esperienza, che avesse già fatto allenatore in prima da qualche parte, che fosse stato anche un ex calciatore e un ex difensore per la fase difensiva. E con un certo tipo di personalità nello spogliatoio e in campo. Era anche un ex juventino, era la persona perfetta per entrare nel mio staff". 

HIGUAIN E KHEDIRA - "Con Higuain ho parlato, è una persona che ammiro tantissimo. Ha fatto un ciclo importante qui, grandissimo giocatore, però parlando con il ragazzo abbiamo deciso che le strade si devono separare. I cicli finiscono, è stato un grande campione. Da persona seria, ci siamo parlati negli occhi e abbiamo preso questa decisione. Khedira? E' infortunato, vedremo quando starà meglio il da farsi".

PATTO - "Non c'è bisogno di fare patto con i miei ex compagni. Bisogna aver voglia di fare sacrifici, di rendersi disponibili a tutto. Non c'è bisogno solo di parlare con i vecchi compagni. Si parla con tutti, dal più giovane al più vecchio. Bisogna parlare con tutti".

CHAMPIONS - "Il Bayern la più forte, s'era visto anche alla fine del lockdown. Calcio europeo, voglia di attaccare, gente che aveva voglia di correre e buttarsi negli spazi. E' il calcio europeo: se non hai voglia di giocare così, fai fatica".

PREDESTINATO - "Predestinato in panchina? Dipenderà dai risultati. Solo quella può essere la cosa che mi è stata detta da calciatore e si è avverata. Credo nelle mie possibilità e sono sicuro di poterlo fare da allenatore".